IL CUL DE SAC DELLE STAZIONI DI GENOVA NE SONO DIMOSTRAZIONE: SITO INTERNET INUTILE E NUMERO PER LE INFORMAZIONI ALTRETTANTO INUTILE

Firenze, 19 Luglio 2001. Dire che le Fs facciano schifo e' come sparare sulla Croce Rossa, ma almeno quest'ultima non prende in giro i viaggiatori, come invece fa volentieri l'azienda monopolista del trasporto ferroviario.
L'ennesima denuncia che facciamo oggi -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e' dove oggi e' tutto piu' debole, dove si vede la capacita' di un'azienda di essere in grado di far fronte al servizio pubblico a cui e' demandata: e' l'andare e venire dalla citta' di Genova.
Abbiamo letto ampie pubblicita' sui vari media rispetto alla chiusura delle due principali stazioni della citta', ma cio' non risulta sullo strumento principale per la verifica del viaggio dei convogli, il sito Internet di Trenitalia, dove, come se non stesse accadendo nulla in questi giorni, i treni arrivano e partono anche dalle stazioni chiuse di Brignole e Porta Principe, che invece sono aperte solo per i treni speciali che portano i manifestanti in questa citta'.
Il passeggero medio, inoltre, puo' pensare che, come ha letto ed ascoltato su quasi tutti i media, i treni indicati ci siano, solo che a Sestri Levante (per chi viene dal Sud) si fermano e si prosegue con specifiche navette. Una pia illusione, perche' i treni indicati sul sito Internet non ci sono, e quindi non si arriva neanche a Sestri Levante.
Certo se pensiamo all'enorme pubblicita' che le Fs si fanno, in particolare in questi giorni decantando il moltiplicarsi di infrastrutture grazie all'opera della societa' del gruppo Rete Ferroviaria Italiana (RFI), viene da pensare che se forse avessero investito qualche centinaio di mila lire in piu' per aggiornare in tempo reale uno degli strumenti piu' importanti delle informazioni come il sito Internet, e se avessero potenziato il numero per le informazioni (848888088) che e' perennemente occupato, avrebbero dato un segnale di civilta'. Ma dobbiamo ribadire che quest'ultima condizione sembra non appartenere a chi arrogantemente fa del monopolio il suo strumento di tortura dei viaggiatori.
Dire che il servizio dell'azienda Fs fa schifo, e' il minimo che ci viene.
Ma il ministro Pietro Lunardi se ne rende conto o pensa che al ministero degli Interni abbiano anche capacita' ferroviarie, tra l'altro con un interlocutore -Fs- strutturato per far fronte alle beghe sindacali ma incapace di concepire un rapporto corretto con gli utenti?