Roma, 19 Luglio 2001. "Aho' sto gi otto c'a rotto li co...ni, so' tre quarti d'ora che sto' fermo". E' la frase meno scurrile che abbiamo sentito al telefono della nostra associazione nella giornata di ieri, primo giorno del pre G8 e del blocco del traffico nell'area nord di Roma -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Oggi ci sara' il bis e ne sentiremo altre. Certo e' che ogni qualvolta si verifica un evento particolare, non eccezionale, Roma si blocca. L'accortezza di usare gli elicotteri, per gli spostamenti dei Ministri degli esteri del G8, non alligna nelle menti degli organizzatori. Che Roma sia sul perenne collasso circolatorio e che basti un nonnulla per far precipitare la situazione non passa per il cervello di nessuno. Nel frattempo qualcuno ha sempre la simpatica idea di riproporre grandi eventi nella Capitale: Mondiali di calcio, Circo Massimo, Olimpiadi (il Giubileo non dipende da noi), ecc. L'esperienza non serve a niente: questo e' un popolo che oltre a non avere memoria storica non ha neanche quello della cronaca. E con esso i suoi governanti.