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INCIDENTE LINATE  E RESPONSABILITA'
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Comunicato 
9 ottobre 2001 0:00
 


AMMINISTRAZIONE SEA: COME LAVARSENE LE MANI.
"TUTTI COLPEVOLI, NESSUNO COLPEVOLE"?

Firenze, 9 ottobre 2001. Il fatto che la commozione per il tragico evento possa aver la prevalenza sulla razionalita’, deve metterci sull’attenzione. Il metodo perche’ incidenti del genere non si ripetano e’ capire dove e perche’ cio’ che c’e’ non ha funzionato.
Il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito, continua: invece il presidente della Sea, Giorgio Fossa, chiede che il Governo vari nuove e piu’ stringenti normative per la sicurezza del trasporto aereo. Ma il problema non e’ che abbiamo normative insufficienti, ma che quelle che ci sono non sono state applicate: sono numerosi gli esperti del settore a dire che il radar in funzione a Linate puo’ "catturare" l’apparecchio solo dopo che si e’ alzato di almeno 50 metri da terra, e che lo specifico radar che avrebbe potuto evitare l’incidente non era in funzione perche’ gli mancavano, da diversi anni, gli ultimi pezzi di carta per il lasciapassare. E allora, se la Sea non e’ stato in grado di far funzionare cio’ che esiste, perche’ con nuove norme piu’ stringenti dovrebbe darci questa garanzia?
Noi siamo sospettosi, e siccome il presidente della Sea di oggi e’ lo stesso dello scorso Natale a Malpensa, quando rovino‘ le vacanze e i viaggi di decine di migliaia italiani perche’ lui e i suoi dirigenti erano stati incapaci di far funzionare lo scalo con qualche centimetro di neve, quando chiede al Governo cio’ che ha chiesto, non ci incute serenita’ e certezza sulla sicurezza, ma abbiamo invece l’impressione che sia un’operazione per distrarre l’attenzione li’ dove invece la mancanza –con mezzi adeguati a disposizione che c’erano- ha provocato cio’ che e’ successo.
Le richieste di Giorgio Fossa non ci stupiscono piu’ di tanto, perche’ e’ un metodo perfettamente armonico a quello legislativo del nostro sistema amministrativo: quando qualcosa non funziona non si pensa che e’ perche’ non sono state applicate le norme cosi’ come dovrebbero, in dividuando quindi le precise responsabilita’ personali di chi non le ha applicate, ma si da’ sempre la colpa a qualcosa che manca; quindi tutti pensano che sia colpa non delle proprie superficialita’ e incapacita’ ma del "sistema", cioe’ "tutti colpevoli, nessuno colpevole" Tutto questo sulla pelle degli amministrati che non vedono mai cambiare nulla, e questa volta sulla pelle dei passeggeri dell’aereo Sas e dei dipendenti della Sea che ci hanno lasciato la vita.
 
 
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