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INCIDENTI STRADALI, MORTI E SICUREZZA
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Comunicato 
6 agosto 2001 0:00
 


I PROGETTI PER IL FUTURO NON SONO SUFFICIENTI: OCCORE INTERVENIRE SUBITO INDIRIZZANDO IN MODO CONSONO LE FORZE E I MEZZI A DISPOSIZIONE.
LA SICUREZZA NON E' SOLO UN METODO PER FAR GUADAGNARE SOLDI ALLE AMMINISTRAZIONI, MA UN DIRITTO ALA VITA DI OGNUNO

Firenze, 6 Agosto 2001. 74 morti e 1801 feriti: sono le vittime di questo week-end rispetto a 72 di quello passato e 60 di quello precedente ancora. Avevamo previsto una flessione, ma cosi' non e' stato: la realta' e' piu' crudele di quanto noi stessi -che abbiamo un pelo lunghissimo sullo stomaco- la potessimo immaginare.
Evidentemente -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- noi siamo degli incapaci, e cosi' come noi lo sono le forze dell'ordine che sovrintendono alla sicurezza stradale e, soprattutto, lo sono coloro che, a fronte di un macello senza limiti, avendo il potere di intervenire, non riescono a farlo. Se non, come ci sta provando il ministro Pietro Lunardi, con discorsi a grande gettata e molto in la' nel tempo per i risultati.
Tanto di cappello al ministro Lunardi, ma lo stato dei fatti ci dice che il suo governare non e' di conforto, perche' Governo non significa solo progetti, ma anche disciplina dell'esistente. Il ministro avra' ragioni da vendere quando ci ricorda che la situazione infrastrutturale e' quella che e', e che lui sta facendo il possibile, ma non basta: i 74 morti di questo week-end, e i loro cari privati della loro presenza, lo reclamano ad alta voce.
A mali estremi, occorrono rimedi estremi e urgenti, e non ci pare di aver visto in televisione, per esempio, una particolare campagna di sensibilizzazione perche' gli automobilisti riflettano tre volte sulle loro capacita' di guida prima che si mettono alla guida del loro mezzo. Cosi' come non abbiamo visto una particolare mobilitazione dei vigili urbani al controllo delle strade di loro competenza, mentre ne abbiamo visti a centinaia impegnati ad aggieggiare perche' gli autovelox facciano i loro click immortalando i trasgressori dei limiti di velocita' per poi inviare dopo mesi la notifica a casa del proprietario dell'automezzo; ma quasi mai una pattuglia che, fermando i trasgressori, impedisca loro di continuare ad essere dei potenziali assassini di se stessi e degli altri: questo e' solo un esempio a significare il cattivo uso dei controllori, intenti piu' che altro a registrare sanzioni che non ad impedire che vengano o continuino ad essere fatte. La sicurezza non e' solo un metodo per far guadagnare soldi ad amministrazioni che, addirittura mettono questi incassi di multe nei loro bilanci preventivi, ma e' un diritto alla vita di ognuno.
Sia chiaro che il trend, a questo punto e' ascensionale, perche' al flusso di andata, tra pochissimo corrispondera' quello di ritorno: quindi non ci sara' neanche la boccata di ossigeno di numeri in calo che possa far sperare che ci sono tempi maggiori per intervenire.
 
 
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