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LIBERALIZZAZIONE SERVIZI AEROPORTUALI:
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Comunicato 
18 luglio 2001 0:00
 


LA UE DA RAGIONE ALL'ADUC

Roma, 18 luglio 2001. La Commissione Ue ha dato avvio alla seconda fase della procedura di infrazione contro l'Italia sulla liberalizzazione dei servizi aeroportuali. Questa fase di contestazione prelude alla denuncia presso l'Alta Corte di Giustizia europea. E' una vittoria della nostra associazione -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- che, il 14 marzo del 1999, aveva inoltrato un ricorso contro il decreto legislativo italiano, n.18/1999, che avrebbe dovuto recepire la direttiva europea 96/97, sulla liberalizzazione dei servizi aeroportuali.
Il ricorso e' riportato per intero sul nostro portale Internet, alla sezione Documenti .
Il 7 settembre 1999, la Direzione generale dei trasporti della Unione europea aveva inviato una prima contestazione al Governo italiano, sollecitandolo a rivedere il decreto legislativo in questione. La seconda contestazione, anche se tardiva (sono passati piu' di due anni dal nostro ricorso), rende giustizia al nostro operato e impone al Governo le modifiche da noi sollecitate. La nostra Associazione con una lettera del 18 aprile 2000, inviata al Presidente Romano Prodi, alla Commissaria Loyola de Palacio e al Commissario Mario Monti, e anche con successive iniziative, aveva sollecitato un intervento sul nostro Governo. Il decreto legislativo italiano, infatti, non liberalizza un bel niente, consentendo la conservazione degli assetti monopolistici, a danno dei consumatori sotto il profilo economico, dell'efficienza e della qualita' dei servizi. Altro che carte dei diritti del passeggero, sbandierate in queste settimane dalle societa' aeroportuali e dall'Enac (Ente nazionale aviazione civile)! Il vero nodo sta nella liberalizzazione dei servizi a terra degli aeroporti, senza la quale non si realizzano ne' efficienza ne' efficacia. Il resto e' fumo negli occhi!
 
 
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