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Firenze, 4 marzo 2002. L'Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga, Undcp, e' vacante della presidenza da quando, lo scorso 31 dicembre, l'italiano Pino Arlacchi ha rassegnato le dimissioni. Come mai a oltre due mesi il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, non ha proceduto alla nomina del nuovo presidente? Eppure l'Undcp e' un ufficio strategico della lotta dell'Onu alle coltivazioni e traffici di droghe?
Gli italiani, con in testa l'attuale ambasciatore alla Nato di Bruxelles, Amedeo De Franchis (o l'on.Alberto Michelini, secondo altri) dovrebbero essere in posizione avvantaggiata, anche perche' l'Italia e' tra i maggiori finanziatori di questo ufficio Onu.
Ma l'ex-direttore Pino Arlacchi fa sapere che non esiste un candidato ufficiale dell'Italia, ma, per ora, solo il colombiano Rosso Jose' Serrano, noto alle cronache per aver sgominato i cartelli colombiani delle droghe, sponsorizzato dall'ufficio Usa per la lotta alla droga, la Dea, ed alcuni senatori repubblicani Usa, nonche' dal presidente della Repubblica del suo Paese.
I misteri di questa nomina hanno gia' portato la stampa italiana a ventilare diverse ipotesi, spesso contraddittorie, fino a chi si e' temerariamente lanciato nel dare gia' per nominato Amedeo De Franchis.
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