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PORTALE ADUC: GIA’ PIU’ DI 20 MILIONI IN 11 MESI DEL 2001
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Comunicato 
1 dicembre 2001 0:00
 

VICINI AL RADDOPPIO RISPETTO AL 2000
CRESCE L’ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA DEI CITTADINI VERSO LE POLITICHE DEI CONSUMATORI. L’INFORMAZIONE E’ L’ARMA VINCENTE PER IL CONSUMATORE

Firenze, 1 Dicembre 2001. 20.168.280 contatti dal 1 gennaio al 30 novembre 2001. Sono i numeri del portale dell’Aduc nei primi undici mesi del 2001, che divisi per i 334 giorni trascorsi dall’inizio del 2001, sono una media di 60.384 al giorno.
Se consideriamo che nel 2000 –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- i contatti sono stati 11.335.553, e’ probabile che entro la fine dell’anno potremo registrare un +100%. I dati di ieri 30 novembre (94.498) potrebbero anche farci sperare di piu’, ma c’e’ da considerare che il primo giorno del mese (come il 15) corrisponde all’uscita del quindicinale "Avvertenze online", che, forte dei suoi oltre 23 mila abbonati, nei giorni in cui viene editato fa salire il numero dei contatti rispetto alla media
Rispetto al 2000, quest’anno il portale si e’ arricchito di due quotidiani ("USI&CONSUMI-quotidiani": panoramica sulle utenze e consumi in Italia, Europa e Mondo: "Notiziario Droghe-quotidiano": con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs"), mentre si sono irrobustiti e consolidati i tradizionali "vascelli": il quindicinale "Stupidario Parlamentare" di Donatella Poretti, sulla stupidita’ delle leggi in Italia ed Europa; il quindicinale "La pulce nell’orecchio" di Annapaola Laldi, per mettere il dubbio sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni; il trisettimanale satirico "ConshumorNews" di Alessandro Garzi; la vignetta satirica settimanale di Joshua Held.
Oltre alle iniziative editoriali in senso stretto, ha conosciuto uno sviluppo esponenziale il settore "SOS-online" di consigli e informazioni, con la pubblicazione in "Cara Aduc" di una selezione delle circa 200 richieste quotidiane che pervengono.
Un portale di aggiornamento continuo, grazie ai comunicati stampa con le posizione e le iniziative dell’associazione, alle petizioni online, alle rubriche per l’abolizione del canone Rai, contro l’arroganza della Telecom, sulla mucca pazza, sui fondi d’investimento, sulla Cyberliberta’, su spazi come "Di’ la tua" dove ognuno dice per l’appunto la sua, etc …
Ma al di la’ dell’interesse dei navigatori per i servizi offerti, c’e’ da dire che i numeri del portale dell’Aduc sono un sintomo di un mondo dei consumatori che sta cambiando, prendendo sempre piu’ coscienza dei propri diritti e delle opportunita’ per non continuare a farsi mettere i piedi in testa. La formula dell’Aduc, l’informazione che deve portare il consumatore a fare da se’ (nei limiti in cui le leggi glielo consentono), e’ probabilmente la carta vincente, non tanto per l’Aduc, ma per un consumatore che diventa sempre piu’ interlocutore diretto di produttori e fornitori di oggetti e servizi, con un’associazione alle spalle (e non davanti, come spesso purtroppo succede) a cui attingere per far valere i propri diritti.
Rispetto a questi dati positivi, pero’, dobbiamo registrare l’assenza e gli ostacoli delle istituzioni, che continuano imperterrite a non considerare la Rete come potenziale di crescita civica, civile ed economica su cui investire. Soprattutto grazie alla nuova legge sull’editoria che, quando ci saranno i regolamenti attuativi, non potra’ non essere che il "de profundis" per tutta la parte "piu’ libera" di Internet, quella di un’informazione che si esprime pur non avendo alle spalle grandi potentati editoriali. Ma la risposta della frequentazione del portale dell’Aduc, per il momento, e proprio per i suoi specifici contenuti di informazione verso l’individuo civico, e’ il dato piu’ significativo che abbiamo da contrapporre e da indicare come potenzialita’ di una diversa considerazione del fenomeno.
Ricordiamo che l’Aduc, esplica in rete un buon 70% della sua attivita’ complessiva.
 
 
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