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PRIVATIZZAZIONE FS: LA FRUSTRAZIONE DELLA VIA ITALIANA E LA BEFFA PER I CONSUMATORI
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Comunicato 
2 agosto 2001 0:00
 



Firenze, 2 Agosto 2001. L'amministratore delegato della holding Fs, Giancarlo Cimoli, non ha resistito alla tentazione di glorificare il sistema italiano delle privatizzazioni, e questa volta lo ha fatto sul quotidiano britannico Financial Times, cascando sostanzialmente -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- nella tradizionale rete che questo quotidiano economico tende per le sue imboscate.
Il FT l'aveva fatto nei giorni scorsi commentando il nuovo azionista di riferimento della Telecom
(Tronchetti Provera/Benetton), ergendosi -proprio lui- a difesa dei piccoli azionisti che sarebbero stati snobbati da una transazione senza l'uso dell'Opa, e lo ha rifatto oggi, facendo semplicemente raccontare a Giancarlo Cimoli quella che e' la via italiana alla de-monopolizzazione dell'economia di Stato. E ci e' ben riuscito, evidenziando ancora una volta la peculiarita' beffarda del sistema Italia.
Infatti l'amministratore Cimoli ha vantato come chissa' quale conquista di libero mercato il fatto che, probabilmente, l'anno prossimo inizieranno i colloqui con il Governo per la privatizzazione di Trenitalia. Cioe' il preannuncio di un'ipotesi che, quand'anche dovesse materializzarsi, rappresenterebbe il nulla assoluto: a meno che non ci sia qualcuno che voglia scommettere sulla grande portata innovativa di un servizio in regime di monopolio che, oggi erogato da una societa' di proprieta' dello Stato, domani sara' erogato da una societa' di proprieta' mista in cui lo Stato, qualunque sia la sua percentuale di proprieta', continuera' a conservare potere di veto sulle scelte di base della stessa. Non solo, ma Cimoli non ha preannunciato un servizio che sara' reso da chi avra' vinto un bando di gara, ma solo che, sotto il controllo della chioccia/Stato, qualche risparmiatore stufo di Bot o delle azioni del cugino Enel, potra' continuare a prestare i suoi soldi al solito Stato. Bella conquista!
Inoltre, per completare il quadro della situazione, il nostro Cimoli, si e' lanciato in affermazioni tipo "nel trasporto passeggeri, tecnicamente il mercato e' gia' aperto alla concorrenza". Sul momento abbiamo pensato che ci fosse sfuggito qualcosa, tipo il convoglio ferroviario di non so quale azienda che percorreva la tratta Roma/Milano a prezzi concorrenziali rispetto a quelli dell'Eurostar, ma ci siamo subito ricreduti, perche' non avevamo fatto sufficientemente caso a quel "tecnicamente" (il cui significato intrinseco non conosciamo: piu' binari e differenziati? Diversi terminal? Babele degli orari e dei convogli come in un aeroporto? Boh!), e quindi abbiamo capito che appartiene anch'esso alla terminologia del preannuncio, cioe' il nulla!
Questa volta il Financial Times, oltre a far mettere alla berlina da solo il nostro sistema di trasporto ferroviario senza far intervenire i suoi faziosi commentatori come in altre occasioni, ci ha pero' reso anche un servizio: ci ha dato occasione per ricordare agli utenti obbligati del servizio unico ferroviario -giammai clienti o consumatori- la beffa che si sta perpetrando con i loro soldi e in nome del bene pubblico.



SPIAGGE: DIRITTI E DOVERI DEL CITTADINO

Roma, 3 agosto 2001. Con la stagione estiva abbiamo preparato -dice Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- un piccolo promemoria su diritti e doveri dei bagnanti. Eccolo:
* Le spiagge sono demaniali, di proprieta' dello Stato, cioe' nostre.
* Vengono date in concessione a gestori, che possono chiedere un biglietto di ingresso, per poter usufruire di alcuni servizi quali le docce, il bagno, gli spogliatoi, il servizio di salvataggio e la pulizia dell'arenile.
* L'affitto di sdraio, ombrelloni e cabine in genere e' aggiunto al biglietto di ingresso, ma non e' obbligatorio affittarle, perche' una volta pagato
l'ingresso ci si puo' sdraiare sul proprio asciugamano.
* Si puo' accedere alla spiaggia di uno stabilimento balneare, per raggiungere il mare, senza pagare il biglietto di ingresso, ma non si puo' sostare ne' sulla spiaggia in concessione ne' sulla battigia, spazio che deve essere
costantemente libero da persone o cose.
* Non e' consentito l'accesso e la sosta agli animali, se non dove espressamente previsto.
* E' vietato giocare a pallone, a racchette o altri giochi che possano arrecare disturbo ai bagnati, a meno che non ci siano aree allestite allo scopo.
 
 
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