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RINVIO NUOVE REGOLE VENDITE SOTTOCOSTO
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Comunicato 
5 ottobre 2001 0:00
 


BENE! MA NON BASTA, PERCHE’ SONO IN ARRIVO NUOVE NORME COMUNITARIE CHE DOVRANNO FAR RIMETTER MANO A QUESTE REGOLE.
E’ MEGLIO ASPETTARE FINTANTO CHE NON CI SIA LA DIRETTIVA E POI VERIFICARE SE QUESTE REGOLE SONO NECESSARIE, CHIEDENDO AL PARLAMENTO DI INTERVENIRE

Firenze, 5 ottobre 2001. Il ministro per le Attivita’ Produttive ha dato la sua disponibilita’ a rinviare al prossimo 1 aprile l’applicazione delle normative sulle vendite sottocosto (dovevano entrare in vigore il prossimo 25 ottobre). Un rinvio per evitare l’accavallamento con il periodo di changeover della lira con l’euro, e quindi diminuire le problematiche per i consumatori.
Interviene il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito.
Bene! E’ un piccolo primo passo che, SOPRATTUTTO, prende atto delle difficolta’ che l’applicazione di queste norme creerebbero al consumatore. In questo momento perche’ c’e’ il passaggio dalla lira all’euro, ma non e’ detto che non siano difficolta’ in assoluto e non relative al periodo.
Abbiamo tempo per capirlo e soprattutto per mettere a confronto queste norme con cio’ che e’ in cantiere nella Commissione Europea: un regolamento piu’ omogeneo nel mercato interno su saldi e vendite promozionali, con l’obiettivo di eliminare alcuni vincoli imposti da molti Stati membri, come il divieto di pubblicita’ dei saldi, i limiti nella percentuale di sconto o le svendite prima dei saldi.
Nel frattempo non c’e’ tanto da preoccuparsi, perche’ cio’ che vuole normare la legge sulle vendite sottocosto e’ ben protetto dalle leggi contro le attivita’ predatorie (cosi’ come a suo tempo aveva ben individuato l’Antitrust). Non solo, ma la legge Bersani sul commercio, aveva dato mandato alle Regioni di approvare specifiche leggi e regolamenti, e tutte lo hanno fatto. Quindi il mercato non e’ affatto incontrollato, e l’ingresso della legge sul sottocosto, avrebbe rappresentato solo un orpello in piu’.
I cambiamenti turbolenti che il nostro mercato sta subendo grazie alla mutata situazione internazionale, e quelli che avra’ con l’arrivo a tutti gli effetti dell’euro, saranno un banco di prova che, a nostro avviso, ci fara’ capire l’inutilita’ di questa legge, su cui, grazie anche a questa sospensione e all’arrivo delle nuove norme comunitarie, auspichiamo ci sia tutto il tempo perche’ il Parlamento ci rimetta mano, impedendo il controllo dello Stato sulla liberta’ di commercio e di consumo.
 
 
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