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Roma. L'Atac fa la faccia feroce. Quando un biglietto passa da 1 a 156 euro
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Comunicato di Primo Mastrantoni
21 marzo 2011 11:42
 
 Puo' un biglietto dell'autobus passare da 1 a 156 euro? Per l'Atac, si'. Ecco i fatti. La signora R. C. il 22 Agosto del 2006, alle ore 14 circa (ricordare giorno e ora), decide di prendere l'autobus ma, dato il giorno e l'ora, non riesce a trovare un chiosco aperto e le due macchine distributrici di biglietti sono guaste. Sale sull'autobus e incappa in ferrei controllori che la multano. La signora R.C invia una lettera all'Atac spiegando la situazione, infatti c'erano tutti gli elementi della esclusione della responsabilita' (art.4 legge 681/1981). Niente da fare, la grande azienda filo tranviaria e' inflessibile e respinge il ricorso. La signora R.C. si rivolge alla nostra associazione, inoltra un ricorso al Giudice di Pace nel gennaio 2009 e ne da' comunicazione all'Atac. Invece di attendere la decisione del Giudice di Pace, l'Atac prosegue la sua integerrima azione e trasferisce il tutto a Equitalia che emette una cartella di pagamento pari a 156 euro. Come si arriva a tale cifra partendo da 1 euro del costo del biglietto? Presto detto:
* 100 euro per la sanzione.
* 30 euro per ritardo pagamento.
* 12,75 euro per spese.
* 1 euro del costo del biglietto
* 6,69 euro per compensi vari.
* 5,88 euro diritto di notifica
TOTALE 156,32 euro.
Che dire? Che le mani prudono.

 
 
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