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Ma il lusso, a che serve?
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Editoriale di Vincenzo Donvito
29 dicembre 2010 8:13
 
L'occasione delle feste di fine anno e' foriera di una riflessione che piu' volte credo abbia fatto capolino nella mente di coloro che, nel modo di condurre la propria esistenza, cercano di andare alla radice dei problemi: il lusso serve?
Nello specifico e' capitato che un mio nipote, che vive in una capitale del centro Europa, avendo ricevuto in regalo per le feste una costosa penna, era rimasto un po' perplesso e mi diceva: ma chi usa piu' la penna oggi, certo per prendere qualche appunto frettoloso, ma per fare questo a che serve una penna del valore di 200 euro? Probabilmente aveva un significato quando gli scrittori scrivevano con la penna, ma oggi che tutti scrivono col computer? Constatando che si trattava di un regalo a suo modo di lusso (considerando la funzione base di una penna -strumento per scrivere- funzione che, assolta, tutto il resto e' “superfluo”) la riflessione si e' estesa sugli oggetti di lusso e sul lusso piu' in generale.
A che serve il lusso? A rendere le cose piu' belle? Non e' detto. A renderle piu' funzionali? Non e' detto. Credo che serva a far sentire meglio il possessore di un oggetto di lusso o il fruitore di un servizio di lusso perche' crede di avere qualcosa in esclusiva. Un volta la funzionalita', il durare, la praticita' erano legate anche al lusso, ma dopo che oggi abbiamo, per esempio, negozi come l'Ikea che ci vendono prodotti incredibili a prezzi altrettanto incredibili, il lusso e' diventato popolare, quindi -anche per una contraddizione in termini- non e' piu' lusso. Quest'ultimo e' legato ad una sorta di esclusiva (la villa di lusso per esempio) ma se tutti possono fruire dei medesimi vantaggi, che senso ha il lusso? Probabilmente il lusso e' sinonimo di superfluo: considerare un lusso l'abitare in due in una casa e avere tre bagni e', per l'appunto, una cosa superflua.
Lusso e consumismo vanno quindi d'accordo. “Mi sono concesso il lusso di comprarmi un vestito da 2.000 euro”. Oltre all'ostentazione, cosa c'e' in questo vestito da 2.000 euro? O forse il tessuto di una zona particolare dell'India rende quel vestito piu' funzionale e bello rispetto ad un tessuto che viene da Prato? Dipende, ma non e' detto che un vestito fatto di tessuti che vengono da Prato non possa essere altrettanto bello e costare molto meno della meta' di quello coi tessuti dell'India.
Un tormentone che lancio per capire come gestire le crisi economiche su se stessi e, nel caso, come diventare “ricchi” spendendo meno di prima.
 
 
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