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Famiglia e individuo. Sui diritti nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione. Rubrica
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Famiglia e individuo di Claudia Moretti e Emmanuela Bertucci
1 aprile 2009 0:00
 
E' impossibile esaurire il panorama "famiglia" considerando il solo concetto civilistico del codice del 1942. La riforma del diritto di famiglia degli anni 1970 non copre tutto il "diritto vivo" su cui si e' evoluta la materia. Numerose questioni nate nell'ultimo decennio sono approdate nelle aule di giustizia e in Parlamento, chiedendo risposte nuove a problemi nuovi o quantomeno maturi per una disciplina piu' attuale.

Evoluzione giuridica
Negli ultimi trent'anni si sono susseguite pronunce giudiziali anche della Corte Costituzionale, ripulendo l'impianto della riforma del diritto di famiglia, equiparando la donna all'uomo, il figlio naturale al figlio legittimo. Si sono fatti spazio i diritti di quegli individui che, all'interno della famiglia tradizionale, erano rimasti nell'ombra e rivendicavano uguaglianza formale e sostanziale. Si pensi ai diritti ereditari e alle proposte sulla possibilita' di scegliere il cognome materno per i propri figli senza dover adire un tribunale.

Le nuove famiglie
Si sono affacciate le "nuove famiglie" -conviventi more uxorio o coppie di fatto-, con persone dello stesso sesso che aspirano al riconoscimento dei benefici di un nucleo non-matrimoniale. Da qui le proposte di allargamento dei diritti "familiari" a chi famiglia formalmente non e', in quanto non sposato. I Pacs, i Dico, e le proposte di riforma delle adozioni internazionali e degli affidamenti. E ancora: le nuove istanze di chi, non potendo procreare naturalmente, chiede di ricorrere alla fecondazione assistita, rivendicando il diritto a divenire famiglia e genitore, grazie ai mezzi che la scienza mette a disposizione.
Si e' poi preso atto dell'esistenza -anche in Italia- di numerose famiglie mononucleari, i single, e di un maggior ricorso a separazioni e divorzio per sciogliere famiglie e crearne altre. Cosi' nascono le proposte di legge sul "divorzio breve", per dare risposta a chi vive l'anacronismo dell'attesa di tre anni dalla separazione per sciogliere il vincolo matrimoniale.
Si pensi infine alla recente riforma sulla bi-genitorialita': dopo vent'anni di gestazione ha riconosciuto il diritto-dovere di entrambi i genitori verso l'educazione, l'istruzione, la cura e la coabitazione con i figli minori, rivalutando il ruolo dei padri, costretti (volenti o nolenti) da una giurisprudenza consolidata, ai margini del rapporto parentale. Oppure alla riforma che ha introdotto la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare del convivente violento, a tutela delle donne vittime di soprusi.

Tutto si muove e spinge su un doppio binario
- l'individuo che, seppur legato da strutture giuridiche familiari, chiede piu' autonomia e rispetto delle proprie prerogative nei confronti di chiunque: al partner, ai genitori, ai figli e ai parenti;
- l'istituito della famiglia, con il castello di norme che comporta, modellato non piu' o non solo sull'uomo e la donna che contraggono matrimonio, ma anche su aggregazioni nuove come "unioni", "sodalizi".

L'impegno dell'Aduc
Un "cantiere giuridico" in rapida evoluzione di cui la nostra associazione si e' piu' volte occupata, facendo proprie le istanze di chi si rapporta alla societa' e all'ordinamento giuridico, nonche' alla Pubblica Amministrazione e ai privati, come "membro di un legame giuridicamente rilevante", ma pur sempre individuo. Lo facciamo con approfondimenti, riflessioni, notizie della cronaca giudiziaria, proposte di legge (vedi sotto), nonche' facendo tesoro delle numerose lettere a cui rispondiamo e che pubblichiamo in "Cara Aduc".

Famiglia e Individuo, la nuova rubrica
Nasce ora questa rubrica per proseguire quanto gia' in corso e meglio presentarlo, con maggiore spazio per l'approfondimento: dagli attuali istituti che regolano la famiglia (matrimonio, separazione, divorzio, successioni ereditarie, imprese familiari, obblighi verso i figli minori ecc...) alle nuove tematiche che chiedono soluzioni giuridiche nuove. Alla base dei diritti sociali e delle norme che regolano le aggregazioni di ogni tipo -famiglia compresa- vi e' una tutela primaria che spetta all'"individuo persona" che ne fa parte, irrinunciabile e preliminare. Tutela senza la quale a nulla valgono i benefici, le sicurezze, le certezze, le protezioni per le quali le famiglie si formano.

Come entrare in contatto
  • richiesta di consigli online, anche solo per raccontare la propria vicenda (rispondiamo in due/tre giorni): clicca qui
  • per telefono il martedi' dalle 15 alle 18: 055282168
  • di persona presso la sede nazionale di Firenze, via Cavour 68, il martedi' dalle 15 alle 18.
Il servizio e' curato dagli avvocati Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci

Le nostre proposte di legge in merito:
- Cognome dei coniugi e dei figli. Modifiche al codice civile. Ddl 130:
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- Modifiche al codice civile in materia di figli legittimi e naturali:
clicca qui
- Modifiche e aggiornamenti alla legge 184/1983 in tema di adozioni:
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FAMIGLIA E INDIVIDUO IN EVIDENZA
 
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