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 ITALIA - ITALIA - Casa, vitto e telefonino ... i diritti essenziali dei bambini
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12 dicembre 2008 0:00
 
L'obbligo di mantenimento dei figli minori comprende il telefonino. E l'assegno che il padre separato versa alla famiglia deve essere sufficiente anche a coprire le spese del cellulare. E' quanto si evince da una sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a quattro mesi di reclusione e ad un risarcimento di 10mila euro nei confronti di Marco Di M. che per quasi quattro anni ha versato alla ex moglie e al figlio minorenne somme un po' inferiori a quelle previste dalla sentenza di divorzio. I giudici della sesta sezione penale della Suprema Corte hanno condiviso le conclusioni della Corte d'appello di Napoli che nel 2007 aveva condannato l'uomo, un pubblicitario di 51 anni.
I magistrati hanno sottolineato che l'ex marito, nel ridurre l'assegno versato perch, a suo dire "gli affari andavano male", ha "compromesso il soddisfacimento delle esigenze di vita quotidiana". La Cassazione, con la sentenza 45809, ha respinto il ricorso di Marco affermando, tra l'altro che attualmente i "mezzi di sussistenza" non possono essere intesi soltanto come "vitto e alloggio". Secondo i giudici "l'attuale dinamica evolutiva degli assetti e delle abitudini di vita familiare e sociale" richiede che tra gli strumenti che devono essere garantiti ai figli "non ancora autosufficienti" vi siano anche quelli che "rispondono ad esigenze complementari". A questo proposito la Corte ne elenca alcuni: "abbigliamento, libri di istruzione, mezzi di trasporto e mezzi di comunicazione".
Ed è proprio tra questi ultimi che la Cassazione cita il telefono cellulare.
 
 
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