Primo passo importante degli utenti di servizi bancari nella piu' grande class action d'Australia, presso la Corte federale in Melbourne, volta a impedire alle banche di addebitare penali esorbitanti per i saldi negativi in eccesso sulle carte di credito, e per gli scoperti sui conti.
Sono circa 34 mila i clienti della grande banca Anz che hanno avviato l'azione collettiva, che potenzialmente puo' riguardare chiunque abbia un conto in banca, e penalizzare per miliardi di dollari le banche australiane.
La Corte ha stabilito che l'azione collettiva e' ammissibile e che quattro tipi di oneri e commissioni addebitate dalla Anz (inclusi quelli per i pagamenti tardivi sulle carte di credito) potrebbero essere considerate esorbitanti e quindi illegali.
Diversi altri addebiti bancari, inclusi quelli relativi agli scoperti di conto corrente e agli assegni respinti, sarebbero invece validi, in quanto riferibili a servizi forniti dalla banca. La decisione di ieri costituisce tuttavia una sentenza parziale, poiche' il caso tornera' in aula l'anno prossimo.
Soddisfatta l'Associazione consumatori ma anche i dirigenti di Anz, che hanno accolto con favore il verdetto, dichiarandolo 'largamente a favore della banca' (nel senso che poteva andare peggio). Lo studio legale che ha lanciato la class action, chiede alla banca la restituzione di circa 50 milioni di dollari (38 milioni di euro) ingiustamente addebitati a decine di migliaia di clienti.