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 ITALIA - ITALIA - Per combattere l’overtourism, Amsterdam vieta la costruzione di nuovi alberghi
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Notizia 
4 maggio 2024 17:09
 
Amsterdam è diventata da tempo la paladina delle resistenza all'overtourism: scoraggia attivamente alcuni turisti dal recarsi in città, detiene il record di tasse turistiche e ogni anno tira fuori nuove regole per proteggersi dai turisti mordi e fuggi, come i crocieristi, e da quelli turbolenti, alla ricerca di alcol, sesso e droghe. L’ultima? Il divieto di costruire nuovi alberghi.
"Vogliamo rendere e mantenere la città vivibile per residenti e visitatori. Ciò significa: niente overtourism, niente nuovi hotel e non più di 20 milioni di pernottamenti in hotel all'anno”, si legge nel comunicato diramato dal governo locale.
Un nuovo hotel potrà essere aperto solo se un altro chiude o viene riconvertito, pur sempre mantenendo stabile il numero attuale di posti letto e a condizione che quello nuovo sia più sostenibile di quello che cessa la propria attività.
Il vicesindaco di Amsterdam Sofyan Mbarki ha però dichiarato che “i 26 hotel già in fase di sviluppo in città possono aprire perché sono già stati approvati o perché le ordinanze locali e le leggi sulla zonizzazione consentono loro di farlo. Ciò include il Rosewood Amsterdam da 134 camere, la cui apertura è prevista entro l’anno nell'ex Palazzo di Giustizia della città”. Ma saranno gli ultimi: “L’obiettivo è diffondere il turismo in modo più uniforme in tutta l'area metropolitana, creando l'hotel giusto nel posto giusto. Ciò significa che eventuali nuove strutture dovrebbero preferibilmente essere costruiti fuori dai confini della città e dovranno coincidere con lo sviluppo di nuove strutture ricreative, come musei e parchi a tema dislocati fuori dal centro”.
La città ha cercato attivamente di limitare il numero di visitatori, scoraggiando soprattutto il turismo legato al sesso e alla droga del suo celebre quartiere a luci rosse. Non a caso la città ha anche vietato l'uso di marijuana nelle strade pubbliche e ha posto fine alle visite guidate che passavano davanti alle finestre delle sex worker. Il consiglio comunale è “obbligato a intervenire” quando i numeri del turismo raggiungono i 18 milioni di persone, cosa che continua ad accadere nonostante le restrizioni.

(Noemi Penna su La Stampa del 03/05/2024)


 
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