Nell'estate 2007 fece scalpore il ritiro dei giocattoli del colosso Mattel: nella vernice di 83 suoi articoli era stato rilevato un tasso eccessivo di piombo. E subito scatto' il riflesso politico delle contromisure da adottare. Cosi' nell'Ue si e' posto mano alla revisione della direttiva sui giocattoli, vecchia di vent'anni, che entro dicembre il Parlamento europeo dovrebbe licenziare. La nuova direttiva prevede limiti piu' severi e il bando per una serie di sostanze finora impiegate nella fabbricazione di prodotti per bambini. Ma c'e' una norma che i parlamentari non hanno ancora inserito nella direttiva: quella che impone ai produttori di far certificare i loro giocattoli da controllori indipendenti. La maggioranza conservatrice del Parlamento non la vuole perche' i test comporterebbero un impegno e una spesa insostenibili, dicono. In base a uno studio, per i 600.000 nuovi giochi sfornati ogni anno i costi delle perizie ammonterebbero a 6 miliardi di euro, pari a 10.000 euro per ogni articolo.