Gli stranieri approdati sulle coste italiane nei primi sette mesi del 2011 sono stati 51.881, contro i 4.402 arrivati in tutto il 2010 in 159 sbarchi. Lo si legge nel diciassettesimo rapporto Ismu presentato oggi a Milano che stima un giro d'affari annuo complessivo dei trafficanti di uomini superiore ai 700 milioni di euro. A moltiplicare gli arrivi è stata la Primavera araba che ha visto Lampedusa, con 370 sbarchi sui 507 totali (73%) come approdo preferito dalle "carrette del mare", seguita dalle coste siciliane con 84 sbarchi, da quelle calabresi a quota 25 e da quelle pugliesi a quota 16.
I trafficanti di migranti incassano 7-10mila euro per ciascuna persona portata in Italia dalla coste dell'Africa subshariana, 1-2mila euro per il solo passaggio tra Tunisia o Egitto o Libia e Italia e chi viene dall'Afghanistan o dall'Iran può arrivare a pagare anche 15mila euro. Se proviamo a considerare un costo medio a persona che va tra i 4mila e gli 8mila euro, nei primi sette mesi del 2011 il fatturato dei trafficanti oscilla tra un minimo di 207 milioni e 524mila euro a un massimo di 415 milioni e 48mila euro. Tutto ciò equivale a un fatturato annuo che va dai 355 milioni e 755mila euro a 711 milioni 511mila euro. Queste stime, calcolate per difetto solo sul numero di migranti sbarcati e intercettati sulle coste italiane, potrebbero essere molto più alte se si prendono in considerazione anche le migliaia di migranti che riescono a raggiungere l'Italia sfuggendo ai controlli delle forze dell'ordine.