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 ITALIA - ITALIA - Legge droga incostituzionale? Nuova richiesta di giudice a Corte
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11 dicembre 2013 18:14
 
Per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, la legge 'Fini-Giovanardi', che ha equiparato droghe leggere e pesanti ai fini sanzionatori del reato di spaccio, finisce davanti alla Consulta per illegittimità costituzionale. A sollevare la questione è stato il giudice del Tribunale di Milano, Filippo Grisolia, che ha accolto l'eccezione di incostituzionalità dell'avvocato Mauro Straini nel processo a carico di un extracomunitario. Qualche giorno fa la stessa decisione era stata presa da un gup milanese.
Nei giorni scorsi, infatti, il gup di Milano Andrea Salemme in un altro procedimento aveva inviato gli atti alla Corte Costituzionale in relazione alla legge 'Fini-Giovanardi' del 2005, evidenziando, in particolare, due profili di incostituzionalità. In primo luogo, infatti, il Parlamento all'epoca ha ''sfruttato - scrive il gup - il 'treno in corsa sui binari ad alta velocità' della conversione del decreto legge'' che riguardava le Olimpiadi invernali di Torino del 2006 ''per realizzare una vera e propria riforma, strutturale e sistemica, del diritto penale degli stupefacenti, introducendo la parificazione'' delle sanzioni penali ''riferite alle droghe leggere'' con quelle ''riferite alle droghe pesanti''. La materia dello spaccio di droga, con tanto di equiparazione tra 'leggere' e 'pesanti', aveva quindi ''sfruttato'', secondo il gup, il canale veloce della legge di conversione di un decreto su tutt'altro tema. In secondo luogo, secondo il gup, la normativa 'Fini-Giovanardi' è in contrasto con le norme europee che stabiliscono criteri di ''proporzionalità'' della pena: il trattamento sanzionatorio, infatti, deve essere differenziato ''a seconda ex ante della pericolosità ed ex post della dannosità dello stupefacente''. In un processo a carico di un tunisino, T. M., arrestato per spaccio di hashish, il difensore, l'avvocato Mauro Straini, ha presentato la questione di incostituzionalità delle legge, depositando proprio l'ordinanza del gip Salemme. Il legale ha chiarito in aula che la 'Fini-Giovanardi' è incostituzionale sia dal punto di vista della tecnica legislativa - perché, in sostanza, grazie a un legge ''di conversione'' sulle Olimpiadi è stata approvata una nuova legge sugli stupefacenti - che nel merito poiché equipara droghe leggere e pesanti. Istanza accolta dal presidente dell'undicesima sezione penale Grisolia che oggi ha sollevato la questione alla Consulta. Il processo è stato così sospeso in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale e l'imputato è stato scarcerato.
 
 
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