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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Sette cadaveri in Sinaloa
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24 marzo 2012 10:47
 
Sette persone sono state trucidate nelle ultime ore in Messico nello Stato di Sinaloa, nel nord ovest del Paese, mentre quattro teste decapitate sono state rinvenute nella nota città di Acapulco. Lo hanno annunciato le autorità. Sette persone "sono state fucilate" all'alba di questa mattina ad Agustina Ramirez. Secondo le prime indagini, un gruppo di uomini armati è arrivato in questa località, situata 80 chilometri a nord di Culiacan, con due persone con le mani legate. Dopo aver scovato altri cinque individui, li hanno costretti a sdraiarsi faccia a terra e li hanno fucilati. Cinque delle vittime avevano da 24 e 59 anni. Poco prima le teste di quattro persone decapitate erano state rinvenute in un furgone abbandonato, vicino alla principale arteria di Acapulco. Le teste erano accompagnate da un messaggio del crimine organizzato.
Sinaloa è uno degli Stati messicani più pericolosi per la presenza del cartello di Sinaloa, uno dei gruppi di narcotrafficanti più potente del Messico, capeggiato da Joaquin "El Chapo" Guzman, criminale attivamente ricercato dai governi del Messico e degli Stati Uniti. Acapulco, meta dei turisti messicani e stranieri, di un milione di abitanti, è dal dicembre 2009 al centro di una guerra senza quartiere fra il cartello indipendente di Acapulco (Cida) e il cartello del Pacifico, nato da una scissione all'interno dell'ex cartello dei fratelli Beltran Leyva. Più di 50.000 persone sono morte in Messico dal 2006 nelle violenze connesse al traffico di droga.


 
 
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