Le classiche polizze Vita traggono vantaggio dalla congiuntura attuale perche' la gente vuole sicurezza, e sceglie questo strumento di risparmio in quanto garantisce il capitale investito. Cosi' nel 2008 c'e' stato un aumento dei premi dopo il calo registrato nel 2007. La sicurezza ha pero' un risvolto negativo: le spese sono elevate, e alla fine il cliente incassa meno di quanto ha versato in premi. Lo dimostrano le proposte di quattro compagnie austriache, esaminate dall'associazione dei consumatori VKI: polizze ritenute delle pure forme di risparmio. Il cliente paga 100 euro al mese per vent'anni, in tutto 24.000 euro. Alla scadenza riceve la somma con gli interessi. Ma ecco la delusione. Gli interessi non sono calcolati sulla cifra versata, bensi' su quanto resta una volta dedotte le spese. Che non sono da poco, considerate la provvigione, le tasse, i costi di gestione (penalizzato in particolare chi paga mensilmente anziche' una volta l'anno). Insomma, bisogna dedurre circa il 10% di quanto investito, e il 2,25% d'interesse copre a malapena le spese.