Tutt'Europa e' nella morsa dei divieti contro il fumo, e la rete si sta stringendo anche nel sud-est. Dopo Albania e Slovenia, questo mese scattano nei locali pubblici di Croazia e Grecia; persino la Turchia, con il 40% di adulti assidui fumatori, introduce lo stop alla sigaretta dal 19 luglio. Resta una sola isola, la Serbia. L'orgoglioso Stato balcanico non ne vuol sapere di punire i fumatori, cosi' i tassisti continuano ad accendersi la sigaretta, in ristoranti e bar i cartelli ci sono, ma per bellezza. Il Paese di 7,5 milioni di abitanti registra 10.000 decessi l'anno dovuti alla nicotina. Nel continente europeo sono loro, i serbi, subito dopo i russi, i fumatori piu' accaniti. E a nulla sono valse le proibizioni introdotte dal 1995 sui posti di lavoro, se persino nelle cliniche della capitale un terzo dei medici e meta' delle infermiere fumano regolarmente. Cosi' si capisce perche' la vita notturna di Belgrado attiri i fumatori stranieri.