Il quotidiano Libération ha scelto di dare regolarmene la parola agli abitanti della citta' siriana. Essi raccontano la loro vita quotidiana in un Paese impantanato in una guerra senza fine. Oggi, Brita Haji Hassan, ingegnere, presidente eletto del Consiglio locale di Aleppo-est (l'equivalente del consiglio comunale), racconta la sua.
Da quando l'accerchiamento dei quartieri di Aleppo-est ha cominciato a profilarsi all'inizio di questo anno, il Consiglio locale ha cominciato a realizzare il progetto di piantare delle verdure nelle piccole superfici. Alcuni ingegneri agronomi di Aleppo, sostenuti da una ONG tedesca hanno cominciato a distribuire dei semi agli abitanti e ad informarli sulla loro coltivazione.
Ogni spazio disponibile nei giardini pubblici, le corti e i balconi delle case sono stati usati per piantare i semi. Delle piccole serre di plastica sono state preparate in alcune parti della citta'. Qualche settimana dopo, dei pomodori, delle melanzane, dei fagiolini verdi, delle patate, delle zucchine, etc. sono state piantate ovunque.
Scettici all'inizio, gli abitanti di Aleppo, tradizionalmente artigiani e commercianti, hanno finito per darsi all'agricoltura. Sono stati convinti dell'opportunita' dell'operazione quando hanno visto i primi risultati concreti. Le madri di famiglia sono state soprattutto molto motivate e si sono impegnate nei lavori di giardinaggio quotidiano.
Dal momento che la guerra da due mesi e' diventata totale, e che nessun prodotto e' potuto arrivare ad Aleppo-est, molte famiglie hanno compreso come l'iniziativa sia preziosa. Ma anche se questi prodotti sono ben lungi dal soddisfare i bisogni di tutti gli abitanti, poter fare un'insalata o aggiungere una qualche verdura verde nel riso o nelle paste in questi giorni di penuria totale, e' molto apprezzabile.