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Adozione maggiorenni e ordine pubblico. Lettera aperta al ministro e al viceministro di Giustizia della Repubblica di Bielorussia
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Articolo di Isabella Cusanno
11 gennaio 2016 10:02
 
Oggetto: recepimento delle sentenze italiane di adozione maggiorenne risposta del 17 luglio 2015 ad istanza

Gentili Ministro Slizheuski Oleg Leonidovich e gentile Vice Ministro di Giustizia Zadiran Serguei V,

Per sei volte e per sei volte di seguito avete compiuto un atto di grande civiltà e di profonda equità. Per sei volte avete compiuto scelte di illuminata politica sociale. Ora dite che la civiltà, l’equità, le scelte sociali non erano giuste.
Quando avete operato i recepimenti delle sentenze di adozione maggiorenne intercorse in Italia in favore di ragazzi bielorussi che non avevano potuto essere adottati da minori ma che avevano instaurato con le famiglie italiane un profondo rapporto affettivo, avete compiuto una scelta che rappresenta un grande traguardo di civiltà, di politica sociale, di equità
Ma è soprattutto una scelta dettata dal rispetto della legge e della giustizia.
Non avete sbagliato quando avete deciso di recepire le sentenze di adozione maggiorenne emesse dai Tribunali italiani in senso conforme alla vostra legge sulle adozioni, perché questo prevede esplicitamente il Trattato bilaterale tra Italia e Urss del 1979 così come in vigore in Bielorussia
Non avete sbagliato quando avete trasformato l’adozione emessa in Italia in una adozione piena e legittimante, perchè questa era l’interpretazione che andava data a quel medesimo trattato che prevede l’applicazione della vostra legge nel recepimento delle adozione a seguito di pronuncia del Tribunale Italiano emessa in sede di volontaria giurisdizione, e quindi in sede di adozione di un soggetto maggiorenne straniero.
Nessuno aveva o ha il diritto di contestare questa vostra scelta, tanto meno lo Stato Italiano, perché il trattato prevede espressamente questo passaggio obbligato attraverso la vostra legge della sentenza italiana.
Certo siete voi che avete il diritto di interpretare la vostra legge, ed ora voi dite, dopo ben sei recepimenti che hanno trasformato l’adozione maggiorenne emessa dal Tribunale Italiano in una adozione piena, che l’adozione maggiorenne in Bielorussia è una pratica che lede l’ordine pubblico. Come può ledere l’ordine pubblico? Violare o infrangere i principi fondamentali di un ordinamento? Perché lo dite ora invece che affermarlo nel 1979 o nel momento in cui il medesimo trattato è diventato legge nella Bielorussia o prima di compiere sei recepimenti? E come può l’adozione maggiorenne ledere l’ordine pubblico? In che modo?
Certo una norma simile in Bielorussia non è presente. In alcune Nazioni dell’est europeo le adozioni maggiorenni sono espressamente vietate ma in quegli stessi Paesi sono ammesse le adozioni dei maggiorenni in determinate circostanze: quando il ragazzo è stato seguito da minore dalla medesima famiglia che lo adotta da maggiorenne, quando non ha famiglia o i suoi genitori biologici hanno perso la potestà genitoriale. Ed in queste circostante le adozioni di maggiorenni sono equiparate alle adozioni di un minorenne
E questo principio vale per la maggioranza delle Nazioni Europee che siano ad Est o ad Ovest della famigerata e non sempre dimenticata cortina di ferro
Dunque in che modo l’adozione di un maggiorenne lede l’ordine pubblico della Bielorussia? In qualche ambiente a Minsk mi è stato detto, e non sussurrato, che l’adozione di un maggiorenne si macchia di quella che per voi è ancora una grave colpa ossia di servire da copertura sociale per un rapporto omosessuale. Non commento questa affermazione, se è vera si commenta da se'.
Io potrei invece dirvi che l’adozione di un maggiorenne potrebbe essere utilizzato per un’ attività ben più grave come quella dell’instaurazione di un contratto di servitù o di asservimento.
Ma dovrei anche avvertirvi che ogni contratto, rapporto, attività umana può trasformarsi o essere utilizzata per coprire una azione illecita. Chi passeggia per negozi nelle vie del centro della capitale o dell’ultimo borgo del mondo può meditare una rapina.
Ma passeggiare rimane e deve rimanere una attività lecita. E la rapina diventa reato solo quando viene compiuta o organizzata e non quando viene solo fantasticata per amore del brivido.
Dico cose ovvie, ma mi sembra opportuno ribadirle, perché è evidente che la adozione dei maggiorenni è stata piuttosto maltrattata.
L’adozione di un maggiorenne, in sé, non può ledere il vostro ordinamento. Qualsiasi atto o contratto o attività giudiziaria può essere un elemento di un disegno criminoso, può essere utilizzato per attività criminali, ma questo non pregiudica la bontà di un istituto.
Del resto se lo aveste davvero creduto il Trattato del 1979 non sarebbe mai stato firmato.
Nessuno certo può sostituirvi nell’interpretazione delle vostre leggi. Ma esistono principi di diritto che soccorrono nell’opera dell’interpretazione delle leggi. Il primo di questi principi, direi anche il più antico, è quello che riguarda il favor debilis : l’aiuto, il sostegno al più debole.
Se dunque in Bielorussia non è prevista l’adozione dei maggiorenni, bisogna capire qual è la legge che deve venire applicata al momento della richiesta di recepimento ai sensi del trattato bilaterale di una sentenza di adozione .
Ossia se deve essere applicata la legge dell’adozione operante in Bielorussia (l’unica legge di adozione) o se deve essere negato il recepimento dell’adozione
Per sei volte la Repubblica di Belarus ha risposto scegliendo l’alternativa, più logica, più umana e più giuridica e cioè applicando l’unica legge di adozione presente in Belarus (tra l’altro l’unico modo per essere sicuri che la sentenza italiana non verrà mai utilizzata per procedure o attività non consone all’ordinamento della Bielorussia), confermando il trattato, il principio del favor debilis, la sovranità dello Stato bielorusso.
Potrei dire di più: perché io credo che in queste fattispecie l’adozione dei maggiorenne assuma una importanza che travolge molti limiti e barriere.
Perché ora questo ripensamento? Perché in Italia, forse unica nazione europea, l’adozione maggiorenne non ha in alcun modo una tale rilevanza, perché in Italia l’adozione di un maggiorenne non prevede eccezioni, ribaltamenti, considerazioni di diverse eventualità?
Ma era la vostra legge che si doveva applicare, non quella dell’Italia.
Credo che abbiate perso una grande occasione: quella di insegnare all’Italia il diritto, e, credetemi, io sono convinta che l’Italia sia maestra di diritto e di umanità, ma ciò non toglie che il suo compito rimane quello di essere all’avanguardia e non di sonnecchiare o di perdere colpi nella difesa del diritto. Avete, quindi secondo me perso un’ altra incredibile occasione, quella di pretendere che all’estero vengano rispettati i vostri diritti e i diritti dei vostri connazionali e quello di far sentire la proiezione della vostra sovranità.
Io rimango convinta dell’importanza e del valore di questa prospettiva e ne chiederò la tutela alla Corte dei diritti dell’Uomo, perché i vostri concittadini risiedono in Italia e quindi a loro si applica la giurisdizione di Strasburgo . Ed anche perché l’Italia deve prendere atto che tutti le Nazioni confinanti hanno riconosciuto ai maggiorenni che vengono adottati in specifiche condizioni le medesime garanzie e la medesima pienezza di una adozione da minori.
La famiglia è un diritto che non si perde con la maggiore età.
Mentre da adulti si acquista la capacità dell’autodeterminazione anche là dove lo Stato è stato carente o ne ha negato l’opportunità.
Sono convinta delle ragioni a sostegno dei diritti di questi ragazzi ed insisterò per il loro riconoscimento.
Perché questi ragazzi, io, li ho adottati tutti nel mio cuore. 
 
 
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