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Narcotraffico e Africa dell'Ovest all'arrivo della visita di Barack Obama
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Articolo di Redazione
21 giugno 2013 18:12
 
Il presidente americano Barack Obama inizia la sua visita subsahariana la settimana prossima partendo dal Senegal, in Africa dell'Ovest, regione che in questi ultimi anni e' diventata un luogo molto importante per il transito delle droghe. Gli agenti americani sono alla caccia dei trafficanti, alcuni dei quali vengono individuati ed arrestati. “Il traffico di droga in Africa dell'Ovest e' diventato un flagello. Questi gruppi criminali e i loro intermediari rappresentano una minaccia diretta per gli americani”, ha detto lo scorso 3 giugno Derek Maltz dell'agenzia antidroga degli Usa (DEA). “In collaborazione coi nostri partner, la DEA sta per smantellare le reti illegali di droga in Africa dell'Ovest e nel mondo”, ha aggiunto mentre consegnava alla giustizia un cittadino del Ghana e due nel Niger, arrestati il 9 maggio a New York, tutti e tre accusati di traffico di eroina. Secondo questa accusa, queste tre persone “hanno cospirato per importare eroina in Usa” con un colombiano arrestato il 16 maggio in Colombia e su cui pende una richiesta di estradizione in Usa. Questi pensavano di fare business con dei partner, hanno assicurato gli agenti della DEA che operano sotto copertura, “comprando i favori di un complice in un aeroporto per rendere piu' garantito il loro trasferimento di eroina verso gli Usa”. Sempre agenti della DEA hanno consentito di arrestare, all'inizio di aprile, José Américo Bubi na Tchuto, contro-ammiraglio ed ex-capo della marina militare della Guinea-Bissau, accusato di essere un barone della droga. Insieme a questo ultimo hanno arrestato vari complici in un'operazione in mare, in acque internazionali sempre nell'Africa dell'Ovest. Due colombiani sospettati di aver trattato con loro sono stati arrestati poco dopo in Colombia dalla polizia locale ma su richiesta della DEA. Mentre lo scorso 18 aprile l'attuale comandante dell'esercito della Guinea-Bissau, il generale Antonio Indjai, e' stato accusato in Usa di narco-terrorismo in combutta con le Farc (Forze armate colombiane rivoluzionarie). Prudente in merito l'attuale presidente di transizione in Guinea-Bissau, Manuel Serifo Nhamadjo, che ha respinto ogni personale implicazione in queste vicende dopo che un sospettato aveva fatto il suo nome. “Io non ho nessun rapporto” con questo sospettato, “non ho ricevuto nessun agente della DEA in merito”, ha detto lo scorso 28 aprile senza aggiungere dettagli.
Migliaia di chili di cocaina
Altri alti responsabili pubblici sono implicati nel narcotraffico in Guinea-Bissau. Stato regolarmente instabile, nelle cronache considerato come un hub delle droghe. Anche in altri Paesi ci sono rapporti simili tra diversi responsabili -personalita' politiche, eletti, notabili, servizi di sicurezza o di difesa- e trafficanti, cosi' come fa sapere l'ultimo rapporto dell'ufficio Onu sulle droghe (UNODC). La Guinea, la Mauritania, il Gambia e il Mali sono citati con evidenza in questo rapporto. Il Mali, ritenuto per molti anni come un punto debole della lotta anti-droga, e' stato teatro di una spettacolare vicenda chiamata “l'aereo della droga” nel novembre 2009: un Boeing 727 proveniente dal Venezuela con un carico di cocaina e altre droghe, secondo l'UNODC, era atterrato nella regione di Gao (nord-est). Dopo aver scaricato il proprio carico i trafficanti avevano incendiato l'apparecchio.
Sul terreno della lotta anti-droga, gli Usa sono in collaborazione anche con altri Paesi dell'Africa dell'Ovest, le cui istituzioni in questi ultimi anni hanno consentito di sequestrare diversi stupefacenti. Secondo l'UNODC, “tra il 2005 e il 2007, piu' di 20 grandi sequestri di migliaia di chili di cocaina sono stati realizzati in Africa dell'Ovest”, con “piu' di 11 tonnellate” nel solo anno 2007. Sequestri che avvengono nella maggior parte dei casi in mare, e in alcuni casi su “aerei privati o in nascondigli terrestri”, grazie all'appoggio determinante delle marine militari dei singoli Stati europei. Comunque, i grandi sequestri sono divenuti rari dopo il 2007. Questo perche' “i Paesi della regione non hanno ne' le risorse ne' i mezzi necessari per far fronte” al narcotraffico, dice il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, nel suo rapporto sull'Africa dell'Ovest pubblicato a fine dicembre scorso.

(articolo di Coumba Sylla, per l'agenzia France Presse – AFP del 21/06/2013)
 
 
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