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Liberta' di espressione. Difendiamo il diritto del Sindaco di Verona ad esprimersi come un razzista. Cambiare le leggi: invito alla mobilitazione e non solo ai discorsi
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Comunicato di Vincenzo Donvito
19 novembre 2009 11:09
 
Il Sindaco di Verona e' stato condannato dalla Corte di Cassazione a non partecipare a comizi politici per i prossimi tre anni. Flavio Tosi nel 2001 aveva imbastito una campagna per cacciare dalla sua citta' i Sinti: “firma anche tu per cacciare i Sinti”, “Sgombero immediato! Via gli zingari da casa nostra” dicevano i suoi volantini e “dove arrivano loro ci sono i furti” dichiarava alla stampa... anche se i suoi strali li stava rivolgendo contro chi, accampati in un quartiere della sua citta', erano iscritti all'anagrafe e veronesi da generazioni. Tosi, condannato in prima istanza ha avuto poi la conferma in Cassazione.
Il tipo di condanna non e' una novita', gia' il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, ne ha ricevuta una simile.
La storia si ripete e se il legislatore non interverra' impedendo che una persona sia privata del suo diritto a pensare ed esprimersi, la degenerazione della situazione e' dietro l'angolo. Stiamo parlando della liberta' di espressione, messa al palo da una condanna che, se anche colpisce chi dice cose che sono il contrario del nostro pensiero e della nostra azione, puo' essere l'inizio di una pericolosa involuzione autoritaria e liberticida che mina le fondamenta del nostro assetto costituzionale e democratico. La liberta' di pensiero e di espressione sono la base dell'informazione che, altrimenti, sarebbe solo ricerca di condizionamento e manipolazione del pensiero. Il fatto che oggi siano privati di questa liberta' coloro che la pensano in modo molto lontano da noi sulla questione immigrazione, se qualcuno ne gioisce e' un incosciente.
Noi abbiamo anche iniziative specifiche per informare gli immigrati sui loro diritti in Italia (2) e peroriamo apertura e integrazione del nostro sistema con queste persone piuttosto che il contrario, come dicono alla Leganord. Una dura battaglia che ci porta a duri confronti e che, proprio perche' sentiamo su di noi il peso e la stupidita' della censura, mai ci sogneremmo di perorare altrettanta censura per chi la pensa diversamente da noi.
Per questo manifestiamo la nostra solidarieta' al Sindaco Tosi con l'aggiunta di una forte critica verso la sua politica: dove sono le iniziative del suo partito per l'abolizione dei reati di opinione e contro la liberta' d'espressione? Sono solo slogan elettorali e per galvanizzare i militanti nelle feste di partito? Non sono iniziative degne di urgenza al pari, per esempio, del federalismo... oppure il federalismo che state costruendo non bisticcia con la censura?
Per concludere vorremmo ricordare una poesia attribuita al pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller:
Prima vennero per i comunisti | e io non alzai la voce | perché non ero un comunista. | Poi vennero per i socialdemocratici | e io non alzai la voce | perché non ero un socialdemocratico. | Poi vennero per i sindacalisti | e io non alzai la voce | perché non ero un sindacalista. | Poi vennero per gli ebrei | e io non alzai la voce | perché non ero un ebreo. | Poi vennero per me | e allora non era rimasto nessuno | ad alzare la voce per me.
Dobbiamo aspettare che accada questo come durante il nazismo o ci muoviamo anche ora e non solo denunciando la censura quando ci colpisce direttamente?
 
 
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