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MORIRE DI ZYBAN?
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Comunicato 
21 gennaio 2002 0:00
 


PUO' DARSI, MA PERCHE' RISCHIARE CON QUESTO ANTINICOTINICO I CUI RISULTATI SONO ANCHE RITENUTI DUBBI?
L'ADUC CHIEDE L'INTERVENTO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Firenze, 21 Gennaio 2002. Il farmaco antifumo Zyban, da quando e' comparso su produzione della Glaxo Wellcome, si e' tirato dietro una serie infinita di proteste e allarmi, dagli Usa al Canada, dalla Germania alla Gran Bretagna e alla Spagna, fino alla Francia dove e' stato bollato come "deludente". Negli altri casi si tratta di morti piu' o meno legate all'uso di questo farmaco.
La certezza c'e', per esempio, in Germania, dove lo scorso 11 settembre l'Agenzia tedesca del farmaco (Bfarm) ha confermato la notizia diffusa dalla tv pubblica Zdf, ossia la morte di quattro persone che l'avevano assunto: una sarebbe morta per scompensi cardiaci, un'altra per disturbi circolatori e due si sarebbero suicidate; da quando Zyban e' in vendita in Germania (luglio 2000), alla Bfarm risultano quattro decessi e 123 casi di effetti secondari.
Il dubbio invece rimane grazie ai risultati di un'inchiesta che, lo scorso venerdi' 18 gennaio, la britannica Mca (Agenzia di Controllo dei Farmaci) ha diffuso: 57 i morti registrati tra consumatori di questo farmaco dall'avvio della sua commercializzazione (giugno 2000), ma il decesso non e' dimostrato come strettamente relazionato allo Zyban, perche' nella maggiorparte dei casi le condizioni fisiche dei deceduti potrebbero aver determinato la morte.
Una situazione che -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e' tutt'altro che definita e dove, il contraltare italiano e', per il momento, la mancanza di dati nazionali sugli effetti di questo farmaco, e la sua libera vendita in farmacia dietro presentazione di ricetta medica. La questione, in questo momento in cui il ministero della Salute sta per lanciare nuove e piu' aggressive campagne anti-fumo, con richiesta anche di nuovi interventi legislativi, e' molto di attualita', perche' diversi tabagisti si sentiranno in qualche modo spinti a cercare di smettere di fumare, e la via farmacologica ne potra' attrarre diversi: quindi si presuppone un aumento del consumo di Zyban e, di conseguenza, un aumento di persone a rischio.
Ci domandiamo -e giriamo la domanda al ministero della Salute- se non sia proprio il caso di sospendere in via cautelativa la commercializzazione di questo farmaco, almeno fino a quando non si avranno certezze migliori rispetto alle informazioni contrastanti di questo momento. Anche perche' alla certezza tedesca, il responso dell'agenzia britannica del controllo dei farmaci, e' pieno di condizionali, che sono il contrario delle certezze.
 
 
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