La Regione Lazio ha un bilancio essenzialmente assorbito dalla spesa sanitaria: il 75%. Nella Regione ci sono qualcosa come 12 Asl, 4 Aziende Ospedaliere, 1 Istituto Fisioterapico Ospedaliero, 1 Istituto nazionale malattie infettive, 2 Policlinici pubblici e 1 religioso, 1 Istituto scientifico religioso e vari Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Una miriade di strutture.
Difficile credere che tutto cio' crei servizi adeguati per il cittadino mentre e' piu' facile pensare che la lottizzazione partitica la fa da padrona.
Il "buco" sanitario preoccupa gli assessori regionali alla Salute e al Bilancio. Occorre razionalizzare le uscite. Intanto una domanda appare necessaria: perche' tante Asl e Aziende ospedaliere e altre strutture sanitarie? Se ne potrebbe ridurre il numero e risparmiare. Si pensi che per il 118, il servizio di ambulanze, esistono ben 7 Centrali Operative, una regionale, una ciascuna delle 4 Province e due per Roma e Provincia e una per l'elisoccorso, ciascuna con il proprio direttore. Servono tutte queste Asl? Abbiamo dei dubbi.
Sollecitiamo il neo presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, a un intervento di razionalizzazione. Occorre, soprattutto, diminuire le Asl e accorparle con le Aziende Ospedaliere.