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SCORPORO RETE TELECOM
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Comunicato 
24 gennaio 2002 0:00
 


E' INUTILE CREARSI ILLUSIONI: IL CANE DA GUARDIA E' BEN ADDESTRATO

Firenze, 24 Gennaio 2002. L'Autorita' delle Telecomunicazioni sta conducendo un lavoro di analisi sulla rete delle infrastrutture telefoniche e l'attuale gestione di TelecomItalia, che dovrebbe concludersi fra una decina di giorni. Il commissario Vincenzo Monaci, relatore in materia, per fugare qualunque dubbio, ha tenuto a precisare che se qualcuno ha pensato che lo scorporo possa essere una buona soluzione per un accesso paritario, e' bene che se lo levi di testa, anche perche' Telecom sta andando verso una massima parita' di trattamento tra gli operatori (!).
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Non avevamo dubbi che l'Autorita' delle Tlc non avesse alcuna intenzione di fare l'unica cosa che sarebbe fattibile per la liberalizzazione del settore, confermandosi come cane da guardia del monopolista Telecom. E' solo una ulteriore conferma di tutto un processo che parte male e continua male: una rete costituita in regime di monopolio (quindi col contributo di tutti) e i cui vantaggi vanno poi, in duplice forma, all'azienda che ha ereditato questo monopolio. Il primo vantaggio e' quello di avere gli introiti di qualcosa che non gli appartiene, ma che e' solo una eredita' frutto di decisione politica (perche', anche se la societa' di gestione ha un nome diverso … "se non e' zuppa e' pan bagnato"). Il secondo vantaggio e' -da questa posizione privilegiata- competere con altri operatori che, invece, pagano l'affitto ad un loro concorrente. Abitualmente questa situazione viene identificata come abuso di posizione dominante e concorrenza sleale, ma cosi' non e' per il panorama normativo che l'Autorita' sta definendo per il futuro assetto del nostro sistema telefonico.
Eppure sarebbe stato tanto semplice far si' che la rete (patrimonio di tutti -e' bene ripeterlo) fosse stata affidata in gestione ad altri che non Telecom, e comunque un'azienda con il solo scopo di gestire questa rete, senza alcun interesse nel settore, probabilmente dopo una gara d'appalto, in modo che si sarebbe potuto conservare l'assetto "privatistico" del nostro sistema economico. Ma e' solo un uso del condizionale che abbiamo l'impressione che restera' tale. Il commissario Monaci e' stato molto chiaro, figuriamoci quando ci sara' il resoconto ufficiale.
E' chiaro che l'anello finale di questo processo, il consumatore, sara' quello piu' penalizzato, perche' i prezzi resteranno alti e il potere di ricatto di Telecom nei confronti degli altri operatori non ne verra' scalfito. Se l'ultimo miglio -in affitto o meno ha poca importanza (perche' si tratta sempre di canone pagato al monopolista)- sara' sempre a gestione Telecom, sara' quest'ultima che fara' il bello e cattivo tempo: la confusione che c'e' oggi sul mercato, con operatori non-Telecom che annunciano un giorno si' e l'altro pure che stanno per offrire questo o quell'altro servizio cosi' come gia' fa Telecom e poi non mantenere gli impegni perche' Telecom s'e' inventata qualche gabola con altrettanti giudici che gli danno ragione, continuera'. Solo che avra' un nome diverso rispetto a "confusione" e l'Autorita' Tlc ce lo spaccera' la conclusione di un processo di de-monopolizzazione.
C'e' ancor qualcuno che si stupisce perche' il nostro mercato delle Tlc e' ancora la cenerentola?
 
 
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