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SERVIZIO SANITARIO OBBLIGATORIO
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Comunicato 
26 febbraio 2002 0:00
 


LE RICETTE DEL MINISTRO SIRCHIA, CONFERMANDO L'UNICITA' DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, CI PORTANO ANCHE VERSO UNA "SANITA' COATTA DI STATO"

Firenze, 26 febbraio 2002. Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha esternato sulla necessità di escludere dai livelli essenziali di assistenza (Lea) ''prestazioni non indispensabili'', tra cui omeopatia, agopuntura, chirurgia estetica e cure odontoiatriche per alcune fasce di popolazione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
A differenza del ministro, noi non sappiamo se chi ha deciso di curarsi con l'omeopatia o l'agopuntura abbia fatto una scelta di metodo "non indispensabile", o se chi decide di ricorrere alla chirurgia estetica lo faccia per un vezzo o per la sua tranquillita' e serenita' psicologica, o se quel minimo, impraticabile e inefficiente servizio odontoiatrico che viene offerto dal Ssn debba essere riservato ai "poveri".
A differenza del ministro, quanto sopra vorremmo che fosse deciso da ognuno rispetto alle sue esigenze, necessita' e desideri, altrimenti il gia' coatto Sistema Sanitario Nazionale, diventerebbe anche impraticabile e, per alcuni, piu' orpello di quanto gia' non lo sia oggi.
Il ministro forse non ricorda che la sua parte politica, quando ha chiesto il consenso dei cittadini (e lo ha avuto!), ha ventilato anche una migliore compenetrazione tra servizio pubblico e servizio privato. Mentre quanto oggi paventato, non solo manda nel dimenticatoio la possibilita' che ognuno possa curarsi dove e come crede piu' opportuno (fatto salvo il servizio pubblico per i non abbienti e le emergenze), ma trasforma il servizio pubblico in "Sanita' di Stato", al pari di "Cultura di Stato", "divertimento di Stato", "cibo di Stato", "lavoro di Stato", e cosi' via … crediamo di aver spiegato il concetto.
Al nostro ministro abbiamo dato il nomignolo di "Mister ticket", perche' un giorno, con il suo collega alle Politiche Agricole, ne vuole mettere uno nuovo (Bse), il giorno dopo e' contrario a tutti i ticket lasciando Alemanno spaesato in brache, mentre il giorno dopo ancora dice di non aver mai parlato di ticket, fino a paventare maggiori ticket come nelle esternazioni odierne. Ma dopo la sua esternazione sulla "Sanita' coatta di Stato", gli aggiungiamo il nomignolo "Mister non indispensabile", che e' quanto crediamo sia oggi il ministero della Salute, indipendentemente da chi lo governa, ma dove il fare dell'attuale ministro dimostra la sua non necessita', oltre che dannosita'.
 
 
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