DALLA GRAN BRETAGNA ALLA SPAGNA: QUANTO CONTINUERA’ ANCORA AD USARE IN QUESTO MODO I SOLDI DEI CONSUMATORI?

Firenze, 21 Agosto 2001. Dalla Gran Bretagna alla Spagna, cioe’ dal ritiro dalla gara per l’acquisizione della Southern Water (controllata dalla Scottish Power) all’ingresso in altrettanta gara per le centrali elettriche che la spagnola Endesa sta per collocare sul mercato.
Continua imperterrito lo shopping dell’Enel –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- come se nulla succedesse e forte della sua posizione monopolista sul mercato italiano di produzione e distribuzione elettrica. Perche’ quello che sta succedendo e che dovrebbe, quantomeno, far riflettere il proprietario pubblico di buona parte delle sue azioni (il ministero dell’Economia, ex-Tesoro), e’ che la vendita di energia in Italia avviene con prezzi tra i piu’ alti degli altri partner europei. E in clima di integrazione economica e di moneta unica che sta significando aumenti dei prezzi dei prodotti e dei servizi, non cogliere la portata destabilizzante di questo leggera non-chalance dello shopping dell’Enel per l’economia italiana, significa eludere le capacita’ dell’economia italiana, pur in regime di monopolio: perche’ fintanto che cosi’ e’ la situazione del capitale di questa azienda, non si capisce perche’ i suoi utili debbano essere utilizzati per ulteriori profitti e non per farne beneficiare i clienti obbligati dei suoi servizi. Quando e se il suo assetto economico sara’ privato, allora potra’ fare cio’ che crede, anche perche’ allora –si presuppone- il suo prodotto sara’ scelto dai consumatori e non imposto.
Il Governo, e i ministeri economici, hanno intenzione di continuare ad essere spettatori, e quindi complici di una politica contro gli interessi dei consumatori?