FUORI L'ELENCO DEGLI IMMOBILI. LE RICHIESTE DELL'ADUC

Roma, 20 agosto 2001. Possibile che non sapessero? Il presidente di una delle cooperative, che acquistano immobili dall'Inpdap, era stato condannato ad un anno e due mesi per una tangente, proprio nel settore immobiliare. Cosi' le rivelazioni del quotidiano Libero, che individua nel signor (nome di fantasia), il presidente della (sigla di fantasia), societa' promotrice di una serie di cooperative ad hoc per l'acquisto di case degli Enti previdenziali. Se le cose stanno cosi' -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- non ci rimane che ipotizzare che il Presidente dell'Inpdap non e' in grado di sapere quel che succede nell'ente da lui stesso presieduto o, ipotesi peggiore, che sapendolo non e' stato in grado di intervenire. In entrambi i casi confermiamo la richiesta di un commissario ad hoc per sei mesi con il compito di bloccare le vendite alle cooperative, varare i fondi immobiliari con l'invenduto, costituire la banca dati del patrimonio esistente e individuare e colpire le collusioni. Da subito il Presidente dell'Inpdap, Rocco Familiari, dovrebbe pubblicare l'elenco degli immobili venduti alla (nome di fantasia). Aggiungiamo una richiesta al Governo: sostituire l'attuale dirigenza dell'Osservatorio di controllo sul patrimonio immobiliare degli enti. Se un Osservatorio di controllo non controlla che ci sta a fare? Ci sembra del tutto scontato che, chi non ha esercitato le funzioni assegnate, sia sostituito. Non sono questi i criteri di efficienza ed efficacia tanto proclamati dall'attuale Governo? Ora i ministri interessati ne hanno l'occasione. O dobbiamo prendere atto che tutto finisce a tarallucci e vino, confermando l'Italia come il Paese di Arlecchino e Pulcinella?