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TASSA DELL'OTTO PER MILLE
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Comunicato 
2 marzo 2002 0:00
 


COME E DOVE DOCUMENTARSI PER BEN RISPETTARE LA LEGGE? IMPOSSIBILE!
L'ADUC CHIEDE AL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DEGLI INTERNI DI CREARE UN SITO INTERNET AD HOC E DI INVIARE A TUTTI I CONTRIBUENTI UNA INFORMATIVA DOCUMENTATA, IN MODO CHE OGNUNO POSSA SCEGLIERE MEGLIO COME FARE IL SUO DOVERE DI CONTRIBUENTE

Firenze, 2 marzo 2002. Fra qualche mese dovremo versare, con la denuncia dei redditi, il contributo obbligatorio per le confessioni religiose, con la sola alternativa, per chi non voglia farlo verso una religione, di ridarlo allo Stato, per specifiche e presunte iniziative di utilita' sociale.
La cosa migliore sarebbe l'abolizione di questa gabella -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e per questo siamo impegnati da diverso tempo, ma nel frattempo auspichiamo che il Governo dia ad ognuno un supporto informativo necessario per scegliere meglio, soprattutto rispetto a come e dove questi contributi vengono utilizzati.
Sul portale dell'associazione, proprio nell'edizione uscita il 1 Marzo della rubrica "La Pulce nell'orecchio" , Annapaola Laldi, che la cura e la aggiorna ogni quindici giorni, ha fatto una lunga disamina su questo argomento, pubblicandone la prima puntata. La giornalista collaboratrice dell'Aduc si e' posta la domanda "Otto per mille. Per una scelta consapevole. Come fare a documentarsi?", ed e' temporaneamente arrivata alla conclusione che farlo non solo non e' semplice, ma e', allo stato, impossibile, con le eccezioni della Chiesa Valdese e degli Avventisti del Settimo Giorno. La Chiesa Cattolica Romana assorbe da sola l'82,56% (dati 1999) del gettito totale degli storni di entrata (nonostante sia stata scelta solo dal 37,56% dei contribuenti, ma il meccanismo "diabolico" della legge e' tale che, grazie a coloro che non esprimono alcuna preferenza, arriva a queste percentuali), ma si limita a informazioni generiche e non dettagliate. Eppure si tratta di soldi pubblici che saranno sicuramente rendicontati, da chi li riceve (le confessioni religiose) e da chi li eroga (lo Stato).
Rimandando coloro che vogliono meglio informarsi allo specifico articolo ci domandiamo se sia lecito continuare con questa donazione obbligatoria senza il conforto dell'informazione. E rivolgiamo la domanda al ministero dell'Economia e Finanze, nonche' a quello degli Interni, che e' il destinatario dei rendiconti annuali obbligatori delle varie confessioni. Chiediamo che sia fatto un sito web con tutte le informazioni del caso, con rendiconti dettagliati. Non solo, ma visto che la "internettizzazione" degli italiani non e' al 100% della popolazione, chiediamo che, cosi' come arrivano a casa delle famiglie gli euroconvertitori Lira/euro e le richieste minacciose di pagare il canone/tassa Rai per il presunto possesso di un televisore grazie al fatto stesso di esistere, si faccia arrivare a casa di ognuno un rendiconto di come sono stati erogati questi soldi da parte dello Stato e, soprattutto, i rendiconti che le specifiche confessioni religiose hanno rimandato allo Stato per giustificare la buona e onesta gestione degli stessi.
Nel frattempo noi continueremo a cercare di informare gli italiani con i nostri limitatissimi mezzi, praticamente sostituendoci allo Stato, felici di smettere il piu' presto possibile.
 
 
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