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OTTO PER MILLE: AGGIORNAMENTO SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE PER L'ANNO 2007
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
1 giugno 2008 0:00
 
(l'aggiornamento sull'OPM a gestione statale si trova in questa rubrica alla data del 1 marzo 2008 clicca qui)
(NOTA BENE: i dati contenuti in questa informativa, scritta il 30 maggio 2008, sono suscettibili di ulteriori aggiornamenti)

PREMESSA: Le confessioni religiose che concorrono all'assegnazione dell'OPM sono ancora 6, come l'anno scorso (2006. Eccole elencate nella loro denominazione ufficiale (fra parentesi l'eventuale abbreviazione che userò in questa panoramica): 1) Chiesa cattolica; 2) Chiesa evangelica valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi (Valdesi); 3) Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI); 4) Chiesa evangelica luterana in Italia (Luterani); 5) Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Avventisti); 6) Assemblee di Dio in Italia (ADI).

1. DA UNO SGUARDO D'INSIEME (UN PO' CARENTE) SUL 2007 …
Negli ultimi anni ci si era abituati a dare un effettivo sguardo d'insieme, riportando la tabella relativa alla ripartizione delle scelte espresse dai contribuenti, completa di numero totale dei contribuenti medesimi, numero delle scelte espresse (valide e non valide) e di quelle non espresse con relative percentuali, e quindi della distribuzione delle scelte espresse fra i sette beneficiari dell'OPM.
Di tutto ciò, quest'anno neanche l'ombra! Quei dati sembrano diventati un segreto di Stato e vane sono state le mie richieste per e-mail agli indirizzi della Agenzia delle Entrate, di cui ero in possesso grazie alla segnalazione di uno di quei giornalisti che due o tre anni fa avevano beneficiato dei dati qui raccolti. L'unica cosa che è stata inviata è una tabella di previsione per la distribuzione dell'OPM nel 2007 (denuncia redditi 2004, IRPEF 2003) con l'indicazione delle percentuali di gradimento e le cifre assegnate ad ogni percettore.

Comunque non tutto è perduto, perché in fondo alla tabella è riportata la percentuale delle scelte non
espresse che ammonta al 59,14%. Da qui possiamo dedurre che le scelte espresse sono state il 40,86%. A questo punto è possibile effettuare il calcolo delle percentuali di effettivo gradimento dei diversi beneficiari dell'OPM che si riporta di seguito:

Stato:                   7,74% scelte espresse pari al   3,16%   del totale contribuenti
C. cattolica:        89,81% scelte espresse pari al 36,69%   del totale contribuenti
Avventisti:            0,2% scelte espresse pari allo 0,081%   del totale contribuenti
ADI:                     0,19% scelte espresse pari allo 0,079% del totale contribuenti
Valdesi:               1.43% scelte espresse pari allo 0,59%   del totale contribuenti
UCEI:                  0,37% scelte espresse pari allo 0,15%   del totale contribuenti
Luterani:             0,26% scelte espresse pari allo 0,11%    del totale contribuenti

E' appena il caso di ricordare che, secondo l'ingiusto meccanismo della distribuzione dell'OPM, teso a favorire la Chiesa cattolica, quest'ultima, col solo 36,69% delle preferenze si porta a casa l'89,91% dell'intero ammontare OPM che quest'anno (2007) era di euro 987.628.794,98.
In proporzioni infime, è naturale, la distribuzione di tutto l'OPM secondo le scelte espresse riguarda anche gli altri percettori, ad eccezione, ancora dei Valdesi e delle ADI (Assemblee di Dio in Italia) che continuano a incassare solo la somma corrispondente alla quota espressa, rispettivamente dello 0,59% e 0,079%. E' vero che i Valdesi hanno firmato una nuova Intesa che prevede anche la loro partecipazione alla seconda distribuzione, ma essa non è stata ancora ratificata dal Parlamento e quindi la situazione resta quella di prima.

a) RIPARTIZIONE DELL'AMMONTARE OPM 2007
Secondo i dati ministeriali l'ammontare dell'OPM per il 2007 risulta essere di euro 987.628.794,98.
Alla Chiesa cattolica risultano assegnati in anticipo euro 886.989.420,77, che, sommati al conguaglio di euro 104.289.348,32 raggiungono la cifra di euro 991.278.769,09.
Agli Avventisti euro 1.975.257,59.
Ai Luterani euro 2.567.834,87.
All'UCEI  euro 3.654.226,54.
Ai Valdesi euro 5.770.695,30 (solo prima distribuzione relativa alle quote espresse)
Alle ADI euro 766.735,74 (idem come per i Valdesi).

2) …. AI PARTICOLARI …. BENEFICIARIO PER BENEFICIARIO 
A)       LO STATO…..
a)       Percepisce anche la quota non espressa;
b)       Percepisce la quota non espressa dei Valdesi e delle ADI;
c)       Per legge è tenuto a finanziare, esclusivamente tramite apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, progetti straordinari nelle seguenti aree di intervento: fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali (cosa che è avvenuta integralmente solo negli anni 1992 e 1993).
 
Benché per l'OPM a diretta gestione statale siano già state fornite informazioni precise il 1 marzo 2008 clicca qui, conviene fare qui un breve riepilogo (con un ulteriore piccolo enigma!) anche alla luce dei nuovi dati.
Preferenze relative per l'anno di distribuzione 2007: 7,74%, preferenze assolute 3,16%.
Lo Stato ha gestito (come si deve) Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 23.11.2007 (pubblicato G.U. n. 292 del 17.12.2007), solo euro 46.503.979,20. Ma… ecco l'enigma (che esisteva anche l'anno scorso). Per l'anno 2007 il Ministero del Tesoro dichiara come "spettanze effettive al netto copertura leggi di spesa" (pari ai 40 milioni di euro della Finanziaria del 27 dicembre 2006) euro 45.904.624,18 (il che significa che il DPCM ha gestito una somma di euro 599.355,02 in più rispetto alla cifra segnalata nella tabella ufficiale di distribuzione fornita dalla Ragioneria dello Stato). Da dove sono saltati fuori quei quasi seicentomila euro? 
Un'altra cosa da notare è che lo Stato ha ricevuto da Valdesi e ADI euro 9.462.155,44 pari alla quota non espressa da loro (per ora) rifiutata. Salta agli occhi che molto più di questa cifra è stato gettato dallo Stato nel grande calderone delle spese generali. E' corretto tutto ciò? E' segno di rispetto per queste confessioni religiose?
Nel 2007 delle 1142 domande valide pervenute al Governo sono state finanziate solo 110 (di cui alcune solo parzialmente) corrispondenti al 14,68%.
 
B) ……. E LE CONFESSIONI RELIGIOSE
1)       CHIESA CATTOLICA (clicca qui):
preferenze relative: 89,81%, assolute 36,69%.
a)       percepisce anche la quota non espressa;
b)       finanzia il culto (compreso stipendio ai preti) e, in piccola parte (circa il 20% del totale), opere di carità.
Assegnazione globale per il 2007 euro 991.278.769,09 (di cui euro 886.989.420,77come acconto per la denuncia dei redditi del 1007, ed euro 104.289.348,32 di conguaglio). La 57.a assemblea generale della CEI del marzo 2007 ha effettuato la seguente ripartizione fra i tre settori previsti:
Esigenze di culto e pastorale euro   432.570.769,09 (43,63%)
Interventi caritativi:                 euro   205.000.000,00 (20,68%)
Sostentamento del clero:       euro   353.708.000,00 (35,69%)
Nella voce "esigenze di culto" è compresa la "tutela dei beni culturali ecclesiastici", per la quale la spesa dichiarata nel 2007ammonta a 68 milioni di euro, che rappresenta il 6,86%, mentre per la "edilizia di culto" è riportata la cifra di euro 110 milioni, pari al 11,96%. Fra le altre iniziative finanziate sotto la voce "esigenze per il culto e pastorale" segnaliamo il sostegno alle facoltà teologiche, il "Fondo catechesi e educazione cristiana", i Tribunali ecclesiastici regionali. Sotto la voce "interventi caritativi" si comprendono assegnazioni alle diocesi (per la carità), interventi a livello nazionale e interventi nel Terzo mondo; a quest'ultima voce la CEI ha destinato 85 milioni di euro (8,57% del totale introitato nel 2007). Il "sostentamento del clero" si riferisce allo stipendio pagato ai preti secolari e religiosi a servizio delle 226 diocesi, che non hanno un reddito proprio o comunque sufficiente a condurre una vita decorosa. Vi sono comprese le spese per l'assistenza domestica al clero. Secondo i dati CEI, nel 1985 i preti a servizio delle diocesi erano 38.495, di cui 3.024 in pensione per ragioni di età o di salute.
Neppure quest'anno vi è alcuna menzione delle spese di gestione e pubblicità.

IMPORTANTE: Il sito sull'OPM della Chiesa cattolica ha cambiato struttura più volte negli ultimi anni, e adesso anche il nome. Ora si chiama www.8xmille.it, il che è molto interessante, perché in questo modo, mi pare, si comunica l'impressione che l'OPM riguardi solo lei e non anche gli altri beneficiari. Un'altra dimostrazione di una mentalità che vede solo se stessa al centro del mondo? Mah!! Comunque la struttura è rimasta quella inaugurata nel 2006, che rende piuttosto lunga e laboriosa la consultazione e costringe a fare le somme in proprio se si vuole avere una visione generale. Inoltre c'è da dire che le cifre sono arrotondate (spesso per eccesso) ai milioni di euro e quindi ne risulta un'ulteriore difficoltà nel fare dei confronti. Nonostante una maggiore descrizione della filosofia degli interventi e una maggiore esemplificazione, non si può affatto parlare neppure ora di un vero e proprio rendiconto; si tratta piuttosto di indicazioni di massima. Molto di massima.

2. VALDESI (clicca quiSOLO SCELTE ESPRESSE, quindi 0,59% del totale OPM anziché 1,43% per una rimessa ministeriale di euro 5.770.695,00 (arrotondamento ministeriale che ha tolto 30 centesimi)
Sul loro sito sono consultabili tutti i rendiconti -veramente degni di questo nome, perché rimandano ai singoli percettori degli aiuti- a partire dal primo anno di ricezione dell'OPM, cioè dal 1997 (redditi del 1993).
Due sono le caratteristiche dell'uso OPM di questa confessione:
a.   Come già detto, percepisce ancora soltanto la cifra espressa;
  • Tutto l'OPM percepito dai Valdesi è usato per finanziare progetti culturali e di solidarietà in diversi campi, in Italia e all'estero (è escluso qualsivoglia finanziamento di ciò che riguarda il culto). La cifra globale gestita dai Valdesi nel 2007 ammonta a euro 5.956.529,14, perché ingloba anche interessi attivi e sopravvenienze attive, ed è quindi su quest'ultimo dato che occorre calcolare le percentuali.
    L'articolazione generale delle voci è la seguente:
     
    Progetti in Italia (e Rio de la Plata-Uruguay): euro 3.800.664,00 (63,80%).
    Progetti all'estero: euro 1.726.548,36 (28,98%)
    (N.B.: Per quanto il Rio de la Plata si trovi in Sud America, quella chiesa, fin dalle origini, è considerata strettamente legata alla comunità italiana).
    Per l'Italia, nel 2007, stata confermata la voce "Ricerca" con l'erogazione di euro 100.000 (50.000 all'Università di Bologna e 50.000 all'Università di Milano) per la ricerca sulle cellule staminali.
    Ecco adesso la ripartizione per le singole aree di intervento (le percentuali sono calcolate con arrotondamento per eccesso sulla cifra stanziata per il settore "Italia" che è di euro 3.800.664,00):
    Cultura, pace e diritti umani: euro 935.244,00 (24,61%);
    anziani e sanità: euro 895.500,00 (23,56%);
    bambini e giovani: euro 767.945 (20,21%);
    occupazione, assistenza sociale: euro 837.225,00 (22,03)%;
    rifugiati, migranti e nomadi: euro 237.750,00 (6,28%)
    Ricerca (cellule staminali): euro 100.000 (2,63%);
    a cui si aggiunge un Fondo emergenza: euro 26.000 (0,68%)
    Per quanto riguarda la cifra destinata ai progetti all'estero (Europa dell'est, Africa, America meridionale, Asia), pari a euro 1.726.548,36, la ripartizione è stata la seguente:
    sviluppo agricolo e attività produttive: euro 237.480,36 (13,75%);
    bambini e giovani: euro 360.372,00 (20,87%);
    assistenza e sviluppo sociale: euro 938,913 (54,38%);
    sanità: euro 169.783,00 (9,83%);
    diritti umani: euro 20.000 (1,16%).
    Per le spese per la pubblicità e la gestione OPM vedere l'apposito capitolo in chiusura di questa informativa.

    3.       AVVENTISTI (clicca qui): preferenze relative: 0,2%; assolute: 0,081%, per un totale di euro 1.975.257,59.
    a)       Percepiscono anche la quota non espressa
    b)       Tutto l'OPM viene è usato per finanziare progetti culturali e di solidarietà in diversi campi, in Italia e all'estero (è escluso qualsivoglia finanziamento di ciò che riguarda il culto).
    Il rendiconto del 2007 è finalmente tornato ad essere un autentico rendiconto! Contiene infatti anche la segnalazione delle spese per la pubblicità e per la gestione.
    Da esso risulta che hanno ricevuto dallo Stato euro 1.975.257,59, a cui vanno aggiunti euro 4.728,07 di "interessi attivi su conti correnti bancari", ragion per cui l'intera somma gestita è stata di euro 1.979.985,66. Quest'anno la distribuzione si è limitata a progetti sul territorio italiano per complessivi euro 1.45.239,40 (78,23%).
    E' registrata una riserva di euro 207.745,07.
    (Per le spese di pubblicità e gestione vedere alla voce apposita).

    4.       LUTERANI (clicca qui): preferenze relative nel 2007 0,26 assolute: 0,11.
    a)       percepiscono anche la quota non espressa;
    b)       finanziano sia il culto (compreso un sostegno ai pastori) sia interventi culturali e di solidarietà in Italia e all'estero.
    Nel 2007, secondo fonti ministeriali, hanno ricevuto euro 2.567.834,87.
    Il loro archivio OPM, però, è fermo (il 29.5.2008) al 2006, quando avevano ricevuto euro2.600.958,88
    (per loro avevano firmato 42.524 persone, con un lieve incremento rispetto al 2005 -quando le firme erano
    state 45.275, ma sempre in calo rispetto al 2004, quando erano state 45.322).
    Non forniscono un vero e proprio rendiconto, ma solo indicazioni globali area per area; fanno conoscere però anche le spese di gestione e pubblicità.
    La suddivisione fondamentale (con voci un po' diverse da quelle degli anni precedenti e una certa confusione) per il 2006 è questa:
    MINISTRI DI CULTO: euro 562.600,00 (20,19%);
    MISSIONE: euro 210.000,00 (7,54%)
    OPERE SOCIALI: euro 251.750,00 (9,03%)
    CULTURA: euro 330.700,00 (11,87%) 
    EVANGELIZZAZIONE: EURO 1.119,993,74 (40,19%)
    Per le spese di gestione e pubblicità (11,18%) vedere l'apposita voce di seguito.

    5.       UCEI (clicca qui): (preferenze relative per il 2007: 0,37%, assolute 0,15%).
    a)       Gli Ebrei percepiscono anche la quota non espressa;
    b)       non spendono per il culto e il mantenimento dei rabbini, ma esclusivamente per opere di carattere culturale, sociale e di solidarietà.
    Dai dati ministeriali risulta che nel 2007 hanno ricevuto euro 3.654.226,54, ma i loro dati (al 29.5.2008) sono fermi alla gestione dell'anno scorso, cioè del 2006 (denuncia redditi 2003 per i redditi del 2002), anche se, per un diverso conteggio degli anni, dicono che si tratta del 2005.
    Per memoria, perciò, si riportano qui i dati relativi al 2006. Stanziamento ministeriale: euro 3.756.940,
    I rendiconti dell'UCEI si limitano a indicare la cifra ricevuta dallo Stato e le destinazioni in percentuale. Sono menzionate due aree di intervento più le spese per pubblicità: a) impiego diretto UCEI; b) impiego delegato a comunità ed enti.
    Nel 2006 (2005 sul sito UCEI) la somma OPM è stata così distribuita:
    a) 23,58%
    b) 65,60%
    Le spese per i beni culturali e archivistici rappresentano il 2,55% della voce a) e il 5,06% della voce b). Per la tutela delle minoranze si è speso il 2,38% della voce a).
    (Dal 2005 l'UCEI ha sostenuto dei progetti della Protezione civile nello Sri Lanka; nel 2006 si è trattato dell'aiuto alle donne partorienti e ai neonati in una regione di questo stato insulare asiatico).
    Per le spese per la pubblicità e la gestione OPM vedere l'apposito capitolo in chiusura di questa
    informativa
     
    6.       ADI (clicca qui): SOLO SCELTE ESPRESSE,quindi:circa lo 0,079% del totale
    OPM, anziché lo 0,19%. Da fonti ministeriali risulta che nel 2007 hanno ricevuto euro 766.735,74.
    a)       Come già detto, percepisce soltanto la cifra espressa;
    b)       Tutto l'OPM percepito dalle ADI è usato per finanziare progetti culturali e di solidarietà in diversi campi, in Italia e all'estero (è escluso qualsivoglia finanziamento di ciò che riguarda il culto).
    Sul loro sito tuttavia non forniscono alcuna cifra, neppure quella relativa al finanziamento OPM da parte dello Stato. Si limitano a indicare i paesi esteri con cui hanno relazioni di aiuto (fra gli altri, Burkina Faso, Somalia, Venezuela, Ucraina, Serbia, Kosovo) e le iniziative intraprese in Italia. Adesso (29.5.2008) questa "relazione" riguarda la gestione OPM del 2004.
    Sembra che niente venga speso per la pubblicità. Grazie alla gentilezza di un responsabile delle ADI, sono in grado di riportare i rendiconti autentici del fondo OPM del 2003 e del 2004 (per gli anni successivi non ho più avuto risposta alle mie richieste).
    A quanto si capisce, le ADI non spendono immediatamente tutta la cifra a disposizione, ma una parte cospicua viene lasciata per l'anno successivo (in realtà, lo Stato a volte è tardivo nei pagamenti…).
    Ecco i dati di cui si dispone (in attesa dei consuntivi del 2005 e 2006 e del 2007):

    ANNO 2003
    Ricevuti dallo Stato: € 727.498,88. La cifra gestita, per accantonamenti ecc., è di € 1.071.524,11.
    Erogazioni in Italia € 263.915,00
    Erogazioni ai Paesi del T.M.: € 105.000,00
    Cifra accantonata per il 2004: € 702.471,22.

    ANNO 2004
    Ricevuti dallo Stato: € 710.844,17. La cifra gestita è stata di € 1.418.058,58.
    Erogazioni in Italia: € 586.553,00
    Erogazioni a Paesi del T.M. : € 130.000,00
    Cifra accantonata per il 2005: € 701.336,88.
     
    ANNO 2005
    Grazie agli accantonamenti, fra gennaio e marzo 2005 sono già stati erogati € 408.229,93 (aiuti alle vittime dello Tsunami in Asia, aiuti a centri di assistenza italiani per anziani, tossicodipendenti, ecc.).
    SPESE DI GESTIONE E PUBBLICITA'
    (aggiornamento al 29 maggio 2008)

    CHI LE DICHIARA …
    I Valdesi nel 2007 hanno speso per la gestione (comprensiva della pubblicità) euro 378.047,51, per il personale euro 51.269,27 per complessivi euro 436.589,53, pari al 7,21% circa dell'intera somma amministrata (la spesa per la gestione-pubblicità è pari al 6,35% della stessa somma, quella per il personale allo 0,86%);
    Gli Avventisti tornano a dichiarare nel rendiconto 2007 queste voci con una spesa di euro 71.539,43 per la gestione e una di euro 155.461,76 per la sola pubblicità. Il totale ammonta a euro 227.001,19, pari allo 11,46% della somma gestita (la spesa per la pubblicità è pari al 7,85%).
    I Luterani, a loro volta, dichiarano per il 2007 la spesa di euro 311.461,53 (11,18%) per gestione e pubblicità, con un lieve incremento rispetto all'anno precedente;
    l'UCEI nel 2006 (2005 sul loro sito) ha speso in gestione e pubblicità il 10,82% della somma ricevuta (euro 3.756.940,60)
    Negli anni precedenti si andava dal 6,26% del 2001 all'11,18% del 2002.

    E CHI NON LE DICHIARA
    Come nel passato, e come già accennato, le spese di gestione e pubblicità non sono rintracciabili nei siti di Chiesa cattolica e ADI.
    Ma se delle ADI non si sente parlare durante la "campagna informativa" sull'OPM, la chiesa cattolica non si limita a far suonare a distesa le proprie campane, ma dà ovunque fiato anche alle trombe, e fa rullare i tamburi… Ma di uno straccio di voce "pubblicità" sul suo sito OPM neppure la più pallida eco! Sembra che sia un tabù.
    L'anno scorso (2007), tuttavia, fu rotto il silenzio. L'evento (perché proprio di un evento si trattò) si registrò il giorno 8 giugno 2007, quando la SIR (Servizio Informazione Religiosa) pubblicò un'intervista al responsabile per la promozione al sostegno economico della Chiesa, Paolo Mascarino, che conteneva anche una domanda sulle spese per la pubblicità OPM (qui definita "comunicazione dell'otto per mille"). La risposta fornì la cifra di circa 9 milioni di euro all'anno (circa l'1% degli oltre 900 milioni annui che la Chiesa cattolica sta prendendo dal 2002, con la puntata di oltre un miliardo di euro nel 2003) (vedere: clicca qui).
    Di fronte a questa dichiarazione si impone una domanda a proposito della veridicità dell'ultrasommario "rendiconto" della CEI. Visto che non vi si trova nessuna voce relativa alla pubblicità, quale delle altre voci dichiarate va diminuita di quei 9 milioni di euro? Quella relativa al culto e alla pastorale, o quella degli interventi caritativi o quella del sostentamento del clero? Oppure quella cifra non indifferente è equamente prelevata da tutte e tre? E poi: quanto costa la gestione dell'OPM, che deve impegnare una bella quantità di tempo ed energie sia al centro sia alla periferia? E anche questa cifra da dove è prelevata?
     
     
    APPENDICE
    Mentre la Chiesa cattolica, dal 1990, riceve ogni anno un congruo acconto sulle sue spettanze OPM, che viene poi conguagliato tre anni dopo, le altre confessioni religiose devono attendere tre anni dalla denuncia dei redditi. Per facilitare le cose, si fornisce qui una
    TAVOLA DELLE CORRISPONDENZE PER IL PAGAMENTO OPM ALLE CONFESSIONI DIVERSE
    DALLA CHIESA CATTOLICA
    OPM 2006 (DENUNCIA REDDITI DEL 2003 RELATIVA AI REDDITI DEL 2002)
    OPM 2005 (DENUNCIA REDDITI DEL 2002 RELATIVA AI REDDITI DEL 2001)
    OPM 2004 (DENUNCIA REDDITI DEL 2001 RELATIVA AI REDDITI DEL 2000)
    OPM 2003 (DENUNCIA REDDITI DEL 2000 RELATIVA AI REDDITI DEL 1999)
    OPM 2002 (DENUNCIA REDDITI DEL 1999 RELATIVA AI REDDITI DEL 1998)
    OPM 2001 (DENUNCIA REDDITI DEL 1998 RELATIVA AI REDDITI DEL 1997)
    OPM 2000 (DENUNCIA REDDITI DEL 1997 RELATIVA AI REDDITI DEL 1996)
    Ecc.

    I primi a usufruire dell'OPM sono state le ADI (1993), poi i Valdesi (dal 1997), quindi i Luterani (1999), infine gli Avventisti e l'UCEI (dal 2000).

    2. QUALCHE NOTIZIA SULLE INTESE
    I Valdesi, i primi a firmare un'Intesa con lo Stato italiano già il 21 febbraio 1984, quando l'OPM non era stato ancora inventato né si prevedeva che il finanziamento pensato per la Chiesa cattolica potesse essere esteso anche alle altre confessioni religiose, stipularono una nuova Intesa il 25 gennaio 1993, accettando l'OPM solo per le scelte espresse, dopo molte sofferte discussioni al loro interno. Tale integrazione fu subito approvata dal Parlamento italiano e è dai redditi di quell'anno che essi cominciano a usufruire dell'OPM.
    Per la precisione storica, va detto che, il Sinodo del 2001 approvò, sempre con molte discussioni e voti contrari, l'accettazione anche delle quote non espresse, e la revisione dell'Intesa in tal senso è stata firmata dalle parti nell'aprile 2007. Tuttavia bisogna aspettare tre anni dopo l'approvazione del Parlamento (che ancora non è avvenuta) perché i Valdesi comincino a usufruire del nuovo regime . Le ADI firmarono l'Intesa nel 1986 e accettarono subito l'OPM.

    Gli Avventisti, nella prima Intesa (1986), avevano rinunciato all'OPM. Lo hanno poi accettato, stipulando con lo stato una nuova Intesa nel 1996 (ratificata dal Parlamento italiano nello stesso anno).
    Anche l'UCEI ha stipulato due Intese; la prima nel 1987 (approvata dal Parlamento nel 1989) e la seconda nel 1996, nella quale accetta l'OPM (ratificata nello stesso 1996).

    I Luterani stipularono l’Intesa nel 1993 (ratifica del Parlamento italiano del 1995).

    Stesse date anche per i Battisti (Unione cristiana evangelica battista d'Italia -UCEBI).
    I Battisti NON accettarono l'OPM né, per ora, hanno avuto ripensamenti.

    Per concludere l'argomento, un altro un piccolo giallo! Dal 2002, da questo sito si ricorda ogni anno che il 20 marzo 2000 furono firmate due nuove intese, una con l'Unione buddhista italiana (UBI), e l'altra con la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, lamentando, ogni volta, che tali intese non venissero portate al voto di ratifica del Parlamento. Il 4 aprile 2007 viene data una grande notizia: il Governo ha firmato delle nuove intese con 6 confessioni religiose (più due integrazioni a quella coi Valdesi e a quella degli Avventisti) e, meraviglia delle meraviglie, anche con l'Unione Buddhista italiana e con la Congregazione dei Testimoni di Geova! Un momento! Ma che fine hanno fatto le vecchie intese firmate il 20 marzo 2000?? Mica ce le siamo sognate? Un piccolo giallo da approfondire, sperando che queste Intese non facciano la fine delle due precedenti.

    Per quanto concerne l'OPM la situazione è questa:
    La modifica che riguarda l'Intesa coi Valdesi concerne proprio l'accettazione della quota OPM non espressa.
    Accettano l'OPM (compresa la quota non espressa) anche l'Unione buddhista italiana (art. 19), l'Unione induista italiana (art. 20), la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale, (art. 20).
    Accettano l'OPM ma NON la quota non espressa: la Congregazione dei Testimoni di Geova (art.17) e la Chiesa apostolica italiana( art. 24),.
    NON accetta l'OPM: la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni (art. 23).
    Per ulteriori informazioni e per, eventualmente, scaricare i testi delle Intese vedere:
    clicca qui.
     
    (A cura di Annapaola Laldi)
     
 
 
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