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Garanzie sulla casa
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Lettera 
14 aprile 2009 0:00
 
Buon giorno, mi chiamo Daniele ed abito a Belluno,
da circa 4 anni sono il proprietario di una ville a schiera acquistata finita per quanto riguarda l'interno e l'esterno (con agibilità) ma da finire nelle pertinenze esterne.
Dopo tanti sacrifici e lavori fatti nei momenti di tempo libero sono riuscito a terminare tutte le lavorazioni di finitura esterna (giardino, marciapiedi )non comprese nell'acquisto.
Circa due anni fa ci siamo (io ed il mio vicino) resi conto che i marmi delle terrazze (materiali non al riparo da agenti atmosferici) essendo in materiale venoso (biancone) iniziavano a sfogliarsi staccandosi pezzi più o meno grandi (con conseguente aspetto estetico bruttissimo).
Abbiamo scritto al costruttore chiedendo un incontro. Nell'incontro ci siamo confrontati anche con il progettista e con il fornitore dei marmi che si era impegnato a sostituire tutti i pezzi che potevano risultare difettosi.
Nel frattempo venendomi seri dubbi relativi al fatto che non fosse un problema di difettosità del materiale, ma materiale non adatto a resistere alle intemperie, ho cercato informazioni da altri venditori di marmi. Questi mi hanno confermato che nella zona in cui abito è normale che quel tipo di materiale si rompa, in quanto essendo molto venoso, nei periodi invernali entra acqua che gela e fa staccare i pezzi vicini alla vena.
Due settimane fa, abbiamo chiamato il costruttore chiedendo spiegazioni relative al fatto che due anni erano passati e nessuno aveva ancora fatto nulla.
Ci ha consigliato di fare un ulteriore incontro dal marmista che ci ha fatto vedere i pezzi di marmo fatti da tempo (e lasciati all'esterno) e rovinati come quelli installati nelle casette a schiera confermando l'idea che il materiale non risulta essere adatto per posa esterna non riparata.
A quel punto ho fatto la chiara domanda al marmista in presenza del costruttore, lo stesso ha dichiarato che il materiale fornito va bene per davanzali riparati, ma per le copertine delle terrazze come le nostre non è adatto per motivi climatici.
Il costruttore se l'è cavata dicendo che la scelta è stata opera del progettista e non loro, ci ha inoltre detto che non sono disposti a cambiare i marmi perchè non è stata una loro scelta.
Ci hanno detto di scrivergli in modo che possano far vedere la lettera al progettista sperando che lui paghi la sostituzione degli stessi ma sarà molto difficile perchè è stato scelto di usare quel materiale "perche rimaneva grezzo".
Specifico che dai marmi entra acqua che mi ha fatto staccare l'intonaco del muretto sottostante, creando problemi all'apertura del garage che si trova sotto gli stessi.
Quindi ad oggi mi ritrovo ad avere una casetta (con mutuo di 25 anni) i marmi rovinati, il muretto sotto i marmi con tutto l'intonaco rovinato e nessuno che si prenda la responsabilità della cosa. Voi potete aiutarmi a scrivere una lettera per far valere il mio diritto?
Daniele, da Sospirolo (BL)

Risposta:
il suo diritto deve farlo valere nei confronti del costruttore (poi sara' questi a rivalersi coi propri interlocutori). Lo faccia tramite una messa in mora e facendo riferimento alla garanzia decennale sulla struttura che e' tenuto a dare per legge (art. 1669 codice civile)
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Direttore Domenico Murrone
 
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