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richiesta pagamento da srl controllo caldaie
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Lettera 
6 maggio 2016 0:00
 
Il giorno 11.09.2015 ho acquistato un appartamento.
Uno dei precedenti proprietari aveva rifatto gli impianti nel 2014, installandovi una caldaia a gas di ultima generazione (impianti a me volturati).
Il giorno 14.12.2015 si presenta all’appartamento una persona che si qualifica come ispettore del comune di Roma, effettua una verifica di emissione fumi sulla caldaia, mi fa sottoscrivere un modulo con un cedolino di report delle emissioni, che evidenzia essere nulle.
Dopo tale firma mi comunica una ‘’multa’’ di euro 90,54 applicando un timbro con diffida al pagamento sopra la mia firma (prima si è fatto firmare la quietanza sul modulo e poi ha finito di compilarlo e me lo ha comunicato, il che è Falso).
Mi spiega che non era stato fatto il bollino blu e non sono presenti le valvole termostatiche. Feci presente che, non essendo installati i termosifoni e non avendo mai erogato gas la caldaia non è mai stata accesa e tale certificazione non poteva materialmente essere fatta. Mi spiega che nella sua relazione ha inserito per iscritto che l’appartamento non è abitato, quindi bastava farlo presente per email alla ATI SEA Srl e sarei stato sollevato da tale pagamento, in quanto non dovuto. Mi disse fare il bollino finita la ristrutturazione.
Il comune di Roma (call center 060606) mi confermò la stessa versione dei fatti. Quindi mi limitai a far presente per email a questa SRL che l’appartamento non era abitato.
Il 30.04.2016 ricevo l’ingiunzione di pagamento per raccomandata.
L’ingiunzione allega cedolino di versamento a favore di un’altra SRL:
Il comune di Roma (060606) mi conferma l'errore, è un disguido in quanto l’appartamento non è abitato (ho aperto anche una pratica CILA), confermandomi l’iniziale dichiarazione dell’ispettore. Mi invitano a contattare il dipartimento SIMU del comune e rispondere al recupero crediti.
Nessuno risponde in alcun modo, il sito è inattivo, la sede è una specie di BOX auto sempre chiuso
Cosa rischio? Cosa posso fare per tutelarmi?
Paolo, da Roma (RM)

Risposta:
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
indirizzata alla sede legale dell'ente impositore, intimando il ritiro dell'addebito non dovuto.
In alternativa, con ae stesa formalita', potra' richiederne il rimborso se decide di pagare ora.
 
 
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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