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Automobile in Usa. Grazie ad Internet i giovani la usano molto meno
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Articolo di Redazione
16 maggio 2013 10:42
 
Da tempo l'automobile e' stato il simbolo della liberta' individuale in Usa, immortalata con dei “road movie” leggendari. Ma, dopo che gli americani hanno guidato sempre di piu' per un periodo interrotto di sessanta anni, il numero di chilometri percorsi ha cominciato a diminuire dopo la meta' dell'ultimo decennio.
Non e' una novita' e diversi studi sono stati fatti oltre-Atlantico. Abitualmente il motivo viene individuato nella situazione economica. Di fatto, i guidatori hanno la tendenza ad utilizzare meno l'automobile nei periodi di recessione, in quanto lavorano meno e cercano di risparmiare sui soldi. Soprattutto perche' il prezzo della benzina e' esploso dopo gli anni '70.
Ma secondo un nuovo rapporto pubblicato il 14 maggio dall'ONG US Public Interest Reseearch Group, questa tesi non spiega tutto. Il cambiamento delle abitudini di guidare hanno infatti preceduto la recente recessione e sembrano piuttosto far parte di un cambiamento strutturale legato all'evoluzione demografica. Secondo le studio, i giovani sono meno portati a guidare -o ad avere una patente di guida- rispetto alle generazioni precedenti, per le quali l'automobile era una sorta di diritto.
La fine del “driving boom”
E' quanto dimostrato da una serie di cifre: i chilometri percorsi da una persona ogni anno, sono passati dagli 8.700 del 1970 ai 16.100 del 2004 (+85%); e' quello che il rapporto chiama “driving boom”, che e' leggermente diminuito tra il 2004 e il 2012, attestandosi a 7.000 chilometri (-7%), cioe' il livello del 1996. Altra dimostrazione del calo: alla fine del 2012, i guidatori rappresentavano il 49% della popolazione con piu' di 16 anni rispetto al 61% dell'ultimo rilievo, a giugno del 2005.
Nel contempo gli americani, nel 2011 rispetto al 2005, hanno effettuato circa il 10% in piu' di trasporti collettivi. Altrettanta crescita per la mobilita' a piedi e in bicicletta.
Una tendenza che e' piu' marcata tra i giovani: nei 16/34enni, tra il 2009 e il 2001, il calo dell'uso dell'automobile e' stato del 23% in chilometri. Inoltre i giovani americani con meno di 34 anni hanno sempre meno patenti di guida: tra il 2000 e il 2010, il tasso percentuale e' passato dal 21 al 26.
Tecnologie di Internet
“La generazione nata tra il 1983 e il 2000 e' piu' suscettibile di voler vivere nei quartieri urbani e pedonalizzati e sono piu' disponibili a mezzi alternativi di trasporto -dice il rapporto-. E' anche la prima generazione ad usare in pieno le tecnologie mobili di Internet, che offrono velocemente nuove opzioni di trasporto e possono anche sostituire la mobilita', grazie essenzialmente al telelavoro, allo shopping online, alle teleconferenze e ai social network”.
Questa ricerca avvalora alcune ricerche condotte nel 2012 da Michael Sivak dell'Istituto di ricerche sui Trasporti dell'Universita' del Michigan, che avevano gia' rilevato che i giovani chiedono meno patenti di guida rispetto alle generazioni precedenti. “La maggior percentuale di utenti di Internet e' associata al tasso piu' basso di coloro che prendono una patente di guida. Un risultato che e' coerente con l'ipotesi che i contatti virtuali, presso i giovani, riducono il bisogno di contatti reali”.
Se il calo della guida in auto presso i giovani va avanti, cosi' come ci dice questo rapporto, la percentuale di mobilita' in Usa dovrebbe rimanere, fino al 2040, al di sotto del picco del 2007, anche con una previsione del 20% della crescita della popolazione.
Malgrado questo, la politica americana dei trasporti resta ancorata al passato, sottolinea il rapporto. “Le previsioni ufficiali continuano a registrare un aumento costante della mobilita' privata su gomma, nonostante le cifre degli ultimi decenni -dice lo studio-. Le politiche federali, statali e locali dovrebbero al contrario contribuire a creare condizioni in cui gli americani potrebbero realizzare il proprio desiderio di guidare meno. L'aumento degli investimenti nel trasporto collettivo, le infrastrutture legate alla mobilita' pedonale e in bicicletta, nonche' il trasporto ferroviario interurbano, creerebbero per gli americani la possibilita' di usufruire di un piu' ampio ventagli di opzioni”.
 
 
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