testata ADUC
Madre-figlio: l'asilo nido non e' un male
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
24 novembre 2010 14:07
 
Le mamme devono proprio sentirsi in colpa se affidano i loro figli ad altri prima dei tre anni? I risultati di una ricerca lunga mezzo secolo.
Raina Cravciuc è abituata agli sguardi infastiditi della gente. Quando esce con il passeggino a sei posti dall'asilo nido che dirige a Muenchen-Sendling, le capita spesso d'imbattersi in qualche passante preoccupato. "Così piccoli e già all'asilo!", esclamano con tono compassionevole.
L'idea che i figli debbano stare con la mamma fino al terzo compleanno è ancora molto radicata in Germania. E in nessun altro Paese le mamme si sentono tanto in colpa se li danno in custodia. Ma è un'apprensione per lo più ingiustificata, dice uno studio statunitense che riassume la letteratura sugli asili nido degli ultimi cinquant'anni (Psychological Bulletin, vol.136, pag.215, 2010).
"I bambini, le cui mamme tornano al lavoro esterno prima del loro terzo anno, non hanno maggiori problemi scolastici o di comportamento di quelli con la mamma a casa", concludono gli psicologi dell'età evolutiva diretti da Rachel Lucas-Thompson del Macalester College nel Minnesota, dopo aver esaminato 69 studi condotti tra il 1960 e il 2010. Molte di queste indagini hanno seguito i bambini fino all'età adulta.
"Le donne che ricominciano subito a lavorare, non dovrebbero farsi troppi scrupoli", spiega Lucas-Thompson. Anzi. I figli si avvantaggiano dal fatto che le loro mamme tornino al lavoro. Soprattutto i figli delle donne sole o di famiglie a basso reddito. Succede spesso, infatti, che questi se la cavino meglio nei test d'intelligenza, e che siano meno aggressivi o timorosi dei figli delle casalinghe.
Una conferma arriva da uno studio della Fondazione Bertelsmann svolta tra più di mille bambini tedeschi. Coloro che sono stati all'asilo nido, in seguito hanno frequentato il ginnasio più della media dei loro coetanei, sebbene i loro genitori non avessero un diploma.
Ma molto dipende dalla qualità delle strutture, sottolinea Lieselotte Ahnert dell'Universià di Vienna. I bambini piccoli hanno bisogno di una persona affidabile, sensibile, che si dedichi a loro. "Però il mammismo non è nulla di buono", precisa. Dopo il primo anno di vita, per lo sviluppo del bambino sono necessari "i contatti sociali allargati", in modo che possa compiere i primi passi nel mondo, staccarsi dalla mamma e fare esperienze. Ecco perché gli asili nido sono utili. Non solo ai bambini di famiglie socialmente modeste, ma "anche ai bambini iperprotetti", aggiunge la psicologa Sabina Pauen di Heidelberg.

(articolo di Christina Berndt, pubblicato sul quotidiano Sueddeutsche Zeitung del 17-11-2010. Traduzione di Rosa a Marca)
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS