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Uragano Harvey: una confezione di bottiglie d'acqua venduta a 99 dollari
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Articolo di Redazione
1 settembre 2017 17:26
 
 “Una stazione di servizio ha venduto la benzina a 20 dollari il gallone (circa 17 euro per 4 litri). Un hotel avrebbe fatturato a dei clienti piu’ del doppio del prezzo normale. Un’azienda ha venduto delle bottiglie d’acqua a 99 dollari (83 euro) la confezione, cioe’ 10 volte di piu’ dei prezzi indicati online”, scrive il quotidiano Washington Post.
Questi esempi citati dal quotidiano americano sono una delle potenziali conseguenze tragiche dell'uragano Harvey, che dopo aver inondato e colpito a morte lo Stato del Texas, si sta estendendo in quello della Luisiana, che ancora soffre le conseguenze dall’urgano Katrina del 2005. “Dopo i danni provocati da uragani e inondazioni, vediamo anche ci sono alcuni loschi figuri che approfittano delle vittime e della loro situazione”, deplora il procuratore generale del Texas Ken Paxton in un comunicato.
Gia’ piu’ di 600 denunce di consumatori
Anche se siamo nel Paese del business, questo mercato parallelo di tutt’altro genere non e' accettato dalle persone. Prova ne e’, mercoledi’ mattina, il fatto che l’ufficio del procuratore del Texas ha gia’ ricevuto 684 denunce di consumatori, dice il giornale americano, “la cui maggioranza riguarda vendite di bottiglie d’acqua, di carburante, di articoli di drogheria e altri prodotti di prima necessita’”. I nomi di queste imprese non sono stati divulgati. L’ufficio di Paxton invita i texani a denunciare i prezzi abusivi depositando denunce sul proprio sito web.
Sui social network, numerosi sono i media che hanno denunciato prezzi esorbitanti. Dopo questa cattiva pubblicita’, la catena di negozi Best Buy, specializzata nella vendita di apparecchi elettronici, ha presentato le sue scuse martedi’ scorso per delle bottiglie vendute a 43 dollari (cioe’ piu’ di 36 euro) in uno dei suoi negozi. “E’ stato fatto un grande errore da parte di alcuni impiegati di un negozio venerdi’ scorso”, ha dichiarato il portavoce di Best Buy in un comunicato rilanciato dall’Huffington Post. “In quanto impresa noi siamo impegnati ad aiutare, non a perseguitare le persone colpite. Siamo spiacenti e questo non accadra’ mai piu’”. “Non e’ una scusa -ha poi aggiunto- ma noi generalmente non vendiamo acqua”.
Kayleigh Lovvorn, portavoce dell’ufficio di Ken Paxton, ha anche ricordato di alcune confezioni vendute fino a 99 dollari (circa 89 euro). E in seguito ha aggiunto: “Ci sono delle multe precise per questi prezzi abusivi in una crisi come questa”. In effetti, la legge del Texas vieta d praticare abusi del genere in caso di catastrofi, ricorda il Washington Post. I colpevoli possono incorrere in una multa fino a 250 mila dollari se le vittime hanno un’eta’ superiore a 65 anni.
Sulle materie prime, come la benzina, “in alcuni casi, delle persone hanno detto di aver pagato fino a 3,5 dollari (3 euro) il gallone (3,7 litri) a Houston, circa 1,30 dollari (1 euro) in piu’ del prezzo medio in zona”, ha ricordato Kayleigh Lovvorn, citata dal giornale. Un meccanico di Houston avrebbe venduto benzina a 20 dollari il gallone (circa 17 euro). Resta da capire se questi aumenti sono realmente legati ad Harvey. L’ufficio del procuratore generale del Texas ha aperto un’inchiesta in merito.
Trarre profitto dalla crisi
Presso alcuni albergatori, anche se in alcuni alberghi della zona offrono dei costi piu’ bassi per far fronte alla temporanea urgenza legato all’alloggio, come sottolinea Bloomberg, altri, al contrario, cercano di trarre vantaggi dalla crisi. In un Best Western di Robstown, vicino a Corpus Christi, localita’ dove il presidente Donald Trump si e’ recato martedi’ scorso, quaranta persone hanno pagato ben piu’ del normale, dice KXANN, la tv locale del canale NBC. Inizialmente 120 dollari (100 euro), la camera doppia e’ passata in alcuni casi a piu’ di 320 dollari per notte (circa 268 ero), secondo il giornalista che ha scritto il servizio. Alla reception dell’albergo ammettono che “non sono i prezzi abituali”, senza pero’ riuscire a spiegare il motivo di un tale aumento.
Per suo conto, la filiale Best Western Hotel&Resorts ha dichiarato lunedi’ di aver informato i suoi alberghi, prima della tempesta, sui divieti in materia di aumento di prezzi e di aver ugualmente chiesto ai propri affiliati “la comprensione in questo periodo di crisi”. Si sottolinea che l’albergo incriminato rimborsera’ ai clienti che ne sono stati vittime “tutto quello pagato in eccesso rispetto alle loro tariffe medie in questo periodo”, scrive KXAN. L’ufficio del procuratore, che teme che tutto questo sia legato ad Harvey direttamente, potrebbe incriminare l’azienda per violazione della legge sulle pratiche sleali di commercio in Texas.
Infine, il canale ABC News riporta il caso di una donna che sostiene di aver pagato, sempre a Corpus Christi, circa 70 dollari (59 euro) per due confezioni di birra in una stazione di servizio di RaceWay, gestita da un imprenditore indipendente, che pero’ dice che si tratta di un semplice errore, e non di una reale volonta’ di aumentare i prezzi. L’inchiesta e’ in corso. La cliente, intanto, e’ stata rimborsata.

(articolo di Aurore Coulaud, per il quotidiano Libération del 31/08/2017)
 
 
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