Il mondo delle compagnie low cost europee sta proponendo, prezzi che non si vedevano da tempo sul mercato. Quando queste compagnie facevano viaggiare al prezzo di cappuccino e brioche pur di avere i passeggeri a bordo, salvo poi far spendere altri soldi in ancillary più o meno fantasiose e arrivare al conto finale poco distante da quello delle compagnie tradizionali.
Nel mese di agosto l’analisi della domanda ha fatto scattare l’allarme tra le compagnie: terminata la bolla del mese di agosto il trend delle prenotazioni si è improvvisamente arrestato. Immediatamente
è partita la corsa alla riduzione dell’offerta per settembre e ottobre, in attesa di vedere cosa fare per l’inverno. Ma anche così, evidentemente, i tassi di riempimento non lasciano intravvedere nulla di buono. Non a caso dalla sede di Ryanair è trapelata l’ipotesi di dovere tagliare ulteriormente il personale.
Le offerte
Ryanair ha deciso di mettere sul mercato
un milione di biglietti a 5 euro. Solo 48 ore di tempo e per volare a settembre e ottobre. Il giorno dopo ecco
Wizz Air che, annunciando l’avvio delle rotte domestiche in Italia, ha messo a 9,90 anche i voli tra Malpensa e la Sicilia. Dalla Spagna intanto
Vueling ha messo sul mercato tre fasce tariffarie: 8,99, 11,99 e 21,99. E
Volotea propone voli a partire da 9 euro, mentre
EasyJet propone 19,90. Probabilmente siamo solo all’inizio.
La sicurezza?
Se razionalizziamo rispetto ad un facile entusiasmo ché possiamo tornare a volare a prezzi stracciati...
mettiamo i piedi per terra. Siamo ancora in pandemia. E anche parzialmente in ripresa pur se abbastanza sotto controllo.. E, mistero
(chiamiamolo ancora così...), il
distanziamento che siano giustamente obbligati a tenere per esempio sui treni e fra qualche giorno anche nelle scuole,
sugli aerei non è in vigore. Chi ha ragione sanitariamente? Ovviamente non ci pronunciamo perché non ne abbiamo gli elementi tecnico-scientifici per farlo. Per cui ci resta il
dubbio. E anche se siamo attratti da un volo di più di due ore che ci viene offerto a meno di dieci euro, speriamo che il nostro istinto di sopravvivenza (
come individui e come specie - e non ci sembra di esagerare...) abbia il sopravvento.
Una soddisfazione: Alitalia kaput?
In questo rifiorire di business e di stimoli alla cosiddetta vita normale, una soddisfazione ce la prendiamo:
Alitalia che sta rinascendo in questi giorni coi soldi dei contribuenti;
Alitalia tanto strombazzata in ogni dove per la gloria italiana che dovrebbe apportare e riportare nei cieli nazionali, europei ed internazionali;
Alitalia che per farti viaggiare dove oggi gli altri ti portano con 10 euro, ne pretende come minimo 300;
Alitalia che quando hai un problema di rimborsi o modifiche ti sbatte in faccia qualunque porta di razionalità e di norme italiane ed europee....
Alitalia...
non crediamo sia in grado di reggere di fronte ad un mercato del genere. Non è il suo mercato come, nel contempo, oggi
non è suo mercato neanche quello di altre compagnie a cui vorrebbe assomigliare, tipo Air France, Klm, Lufthansa, British Airways... il nostro vettore nazionale rinascente non ha stile, disponibilità e "savoir-faire" tipico delle major europee.
Bene, vedremo se schianterà facendoci risparmiare i futuri miliardi che sicuramente sottrarrà a noi contribuenti oltre quelli che ha già incamerato e buttato al vento.
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