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 SVIZZERA - SVIZZERA - S'allarga il malumore internazionale per il no ai minareti
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Notizia 
3 dicembre 2009 14:30
 
Non si placa l'indignazione internazionale per il divieto di costruire nuovi minareti in Svizzera, votato nel referendum del 29 novembre. Il divieto è "chiaramente discriminatorio", critica l'Alta Commissaria ONU per i Diritti Umani, Navi Pillay. Si vuole creare paura e la società è più che mai divisa. Le opinioni secondo cui l'iniziativa non sarebbe contro l'islam e i musulmani, o addirittura che il divieto favorirebbe l'integrazione non reggono se è solo una religione a esserne colpita, spiega Pillay da Ginevra. Nei Paesi islamici lo sdegno è grande. Il primo ministro turco, R.T.Erdogan, ha fortemente stigmatizzato il divieto, equiparando l'islamofobia all'antisemitismo, ambedue "crimini contro l'umanità". Il Pakistan spera che il governo elvetico ribalti il voto di domenica. Anche l'Iran giudica il voto "discriminatorio" e in contraddizione con il principio della libertà religiosa, tanto predicato in Occidente. Sorpresi e amareggiati anche i giordani. Per il ministro degli Esteri svedese, Carl Bildt, accettare il divieto sarebbe un segnale preoccupante dell'Europa verso il resto del mondo. Intanto la ministra degli Affari Esteri, M.Calmy-Rey, si sta prodigando per chiarire al mondo islamico il suo disappunto per il voto di domenica, per sostenere che i musulmani sono ben integrati e che la Svizzera manterrà buoni rapporti con gli Stati musulmani. 
 
 
 
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