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 ITALIA - ITALIA - Cassazione: puoi mandare a quel paese i colleghi, ma non il capo
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Notizia 
14 giugno 2010 17:55
 
Ai colleghi, in ufficio, qualche parolaccia si puo' dire - anche quelle pesanti - perchè la circostanza che lo scambio ingiurioso avvenga tra pari grado lo rende inoffensivo. Invece il 'capo', specie se si trova in un ufficio pubblico, non deve essere chiamato 'str...' o spedito a 'vaff...' perchè, in tal caso, simili espressioni non perdono la loro valenza "spregiativa" in quanto rivolte a un "soggetto con il quale non ci si trova in posizione di parità". Lo sottolinea la Cassazione confermando la condanna a una impiegata, Giuseppina N., che aveva insultato la dirigente, Arianna M.
In particolare, stizzita perchè il 'capo' non l'aveva ricevuta subito e in dissidio con lei per la gestione di una pratica, Giuseppina era uscita dalla stanza di Arianna dicendole 'cretina', 'stronza' e chiudendo con un bel 'vaff...'. Pronta la risposta, via carta bollata, del 'capo' che la querela.
Sia in primo grado, dal Giudice di pace di Ascoli Piceno (dove i fatti si sono svolti), che in secondo, dal Tribunale ascolano, Giuseppina è stata riconosciuta colpevole di ingiuria.
Senza successo l'imputata ha sostenuto in Cassazione che le espressioni da lei usate erano, certo, un "esempio di inurbanità", ma largamente ricorrente nel parlare comune e non certo offensivo. I supremi giudici (sentenza 22691) le hanno risposto che "l'uso comune di tali espressioni ha modificato la valenza offensiva soltanto quando si collocano in un discorso che si svolge tra soggetti che si trovano in condizione di parità e sono pronunciate in risposta a frasi che non postulano manifestazioni di reciproco rispetto". Invece se rivolte "in un pubblico ufficio verso un superiore gerarchico" non perdono la "connaturata valenza offensiva".
Adesso Giuseppina deve pagare anche 1200 euro di spese legali. L'entità della multa che le è stata inflitta non è nota ma oltre alla sanzione dovrà anche risarcire il 'capo' con una cifra che sarà liquidata dal giudice civile.
 
 
 
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