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 ITALIA - ITALIA - Cassazione: è reato dire che i partigiani furono coinvolti in deportazioni foibe
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Notizia 
21 gennaio 2010 9:35
 
Rischia di dover pagare i danni per diffamazione chi sostiene che i partigiani parteciparono alle deportazioni nelle foibe, poiche' non esistono prove certe su questo punto. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna al risarcimento danni inflitta dalla Corte d'appello di Trieste per 20 milioni di vecchie lire complessive, ai due autori del libro 'Genocidio', contro i quali avevano agito per via giudiziaria tre partigiani citati nel testo, i quali rilevavano di non aver mai deportato nessuno, lamentando offensivo l'epiteto di "collaborazionisti".
La Suprema Corte (terza sezione civile, sentenza n.706), ha condiviso la tesi dei giudici di secondo grado rilevando che "di reati specificamente commessi dai tre soggetti menzionati la Corte d'appello ha ritenuto che il testo non fornisse prova alcuna, non essendo all'uopo sufficiente una generica e complessiva indicazione di fonti, lumeggiando come veri i fatti affermati, ma occorrendo invece una loro esplicazione specifica in relazione ad ogni singola persona indicata nell'elenco, che consentisse al lettore di apprezzare le conclusioni per quello che erano: loro personale valutazione di elementi di prova".
 
 
 
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