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 CINA - CINA - Censura. La musica pop e' la nuova vittima
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Notizia 
2 settembre 2011 8:12
 
Pechino non sembra essere un fan della musica pop degli adolescenti: nella sua lista di canzoni prescritte sul web cinese, a partire dal prossimo 15 settembre, non ci sono grandi canzoni di contestazione, ma essenzialmente delle “tube pop”.
Se la maggior parte degli artisti cinesi non sono conosciuti in Occidente, le loro canzoni non sembrano fare appello ad una rivolta popolare:  How to say I do not love you (Hsiao), Good Night (Yoga Linà) o For Love ( Wei Li-An), per esempio.
Per quanto riguarda i cantanti occidentali, i neo-rivoluzionari finiti all'attenzione della censura cinese si chiamano Katy Perry (Last Friday Night et E.T.), Britney Spears (Burning Up), Lady Gaga (sei pezzi vietati, tra cui Judas), Beyonce (Running the World-Girls) e il gruppo punk Simple plan (You Suck At Love).
Secondo il ministro cinese della cultura, queste canzoni “minano la sicurezza della cultura di Stato”. Esse devono sparire in Cina “sui motori di ricerca, i portali. I siti commerciali, i siti personali, i siti di divertimento e di business”. Il ministro precisa che il provvedimento serve anche alla protezione del diritto d'autore musicale: “i sitti che consentono la lettura, l'ascolto e lo scambio di musica e che non ottemperano a questo provvedimento, mettono in pericolo la sicurezza nazionale culturale”.
 
 
 
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