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 ITALIA - ITALIA - Censura referendum palco Primo Maggio. La disapprovazione del Pd
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Notizia 
2 maggio 2011 13:06
 
I senatori del Pd Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Vincenzo Vita hanno stigmatizzato la decisione della Ri di far firmare una liberatoria agli artisti del concerto del Primo maggio affinche' non parlassero di referendum. "E' stata una censura da regime cinese quella che ieri ha proibito agli artisti di esprimere una propria opinione durante il Concerto del primo maggio", hanno dichiarato in una nota.
"Appellarsi al rispetto della par condicio per negare la possibilita' di parlare di acqua o di referendum e' francamente risibile, a meno che non si voglia considerare Gino Paoli o il maestro Morricone degli esponenti politici e il palco di San Giovanni la tribuna politica di Jader Jacobelli", si legge ancora nella nota.
"Unanimemente ci si stupisce, e giustamente si disapprova, quando dalla Cina giunge la notizia che una rockstar non ha potuto cantare una propria canzone perche' censurato dal regime e analoga disapprovazione e' dovuta quando nel nostro Paese si vieta a un cantante, che e' prima di tutto un cittadino, di esprimere un proprio pensiero civico giustificandosi con una improbabile esigenza di par condicio", hanno sottolineato.
Oltretutto, hanno ricordato, "nessun regolamento della Commissione di Vigilanza e' stato emanato fino a ora, dunque ieri si e' deliberatamente messo il silenziatore ai referendum.
E' molto grave che da una parte non sia ancora stato approvato il regolamento che governa l'informazione per i referendum - regolamento che avrebbe dovuto gia' essere in vigore - e dall'altra, che ci si approfitti di questa colpevole mancanza per sottrarre liberta' di informazione ai cittadini".
 
 
 
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