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 ASIA - ASIA - Censura e religione. Bangladesh oscura Facebook, Pakistan lo sblocca
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Notizia 
31 maggio 2010 11:08
 
Il Bangladesh ha bloccato l'accesso al sito web di Facebook a causa di vignette sul profeta Maometto.
Facebook e' stato oscurato nella notte di sabato per caricature giudicate "odiose" dal governo del Paese a maggioranza musulmana. Il Pakistan aveva preso una decisione simile sabato, 'colpendo' anche il sito di YouTube: Islamabad ha annunciato che mercoledi' ripristinera' l'accesso ad entrambi i siti, ma non in pagine con contenuti ritenuti "blasfemi".

TRIBUNALE SBLOCCA ACCESSO A FACEBOOK
- Un tribunale pachistano ha ordinato di rimuovere il bando contro Facebook ordinato per la pubblicazione di un concorso di vignette su Maometto. Lo riferisce Geo News.
L'oscuramento era stato deciso dall'Authority pachistana per le telecomunicazioni una decina di giorni fa. Nei giorni scorsi era gia' stato sbloccato l'accesso al sito di YouTube, anche questo censurato per le caricature considerate blasfeme.
A sbloccare Facebook e' stata l'Alta Corte di Lahore. Nella seduta di stamattina il giudice Ejaz Chaudry ha ordinato di ripristinare l'accesso al popolare social network, che conta milioni di appassionati pachistani.
La sospensione temporanea del sito (che scadeva oggi) era stata imposta lo scorso 19 maggio in seguito alla denuncia di un gruppo di legali pachistani relativa a un provocatorio concorso di disegno su Maometto organizzato da una vignettista americana.
A eseguire l'ordine dei giudici era stata l'Authority delle telecomunicazioni pachistane.
Le immagini, considerate 'blasfeme' in quanto l'Islam vieta di raffigurare Maometto, avevano sollevato violente proteste in diverse citta' pachistane e portato alla censura di Facebook, YouTube e altri 800 website contenenti il materiale considerato sacrilego.
La scorsa settimana, il ministro degli interni Rehman Malik, egli stesso un seguace di Facebook e Twitter, aveva proposto al governo di rimuovere il bando sui social network. YouTube era quindi stato sbloccato, ma per Facebook occorreva il via libera dell'autorita' giudiziaria, che e' arrivato oggi.
Intanto la polemica sulle vignette ha travalicato i confini.
Ieri il Bangladesh ha bloccato l'accesso Facebook perche' ha pubblicato le caricature del Profeta e altri immagini definite 'odiose' di alcuni dirigenti del paese asiatico a maggioranza musulmano.
 
 
 
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