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 ITALIA - ITALIA - Diffamazione. Corte Strasburgo: no al carcere
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Notizia 
24 settembre 2013 13:20
 
La Corte europea dei diritti dell'Uomo di Strasburgo ha dato ragione all'ex direttore del Giornale Maurizio Belpietro: anche se la condanna per diffamazione relativa alla pubblicazione di un articolo di Raffaele Iannuzzi sui magistrati antimafia nel 2004 era giustificata, non lo era la pena, inizialmente fissata dalla Corte di Appello di Milano, in 4 anni di prigione per il direttore. Pena poi sospesa.
Infatti, spiegano i giudici di Strasburgo, e' vero che devono essere i giudici nazionali a decidere le pene, ma la detenzione e' incompatibile con la liberta' di stampa salvo in casi eccezionali, per esempio quando la stampa incita alla violenza. In tutti gli altri casi, come quello su cui Belpietro ha presentato ricorso, la condanna al carcere rappresenta una violazione dell'articolo 10 della Convenzione europea per i diritti dell'Uomo, che garantisce la liberta' di espressione dei giornalisti. Ora Belpietro avra' diritto a un risarcimento di 10 mila euro per danni non pecuniari e di 5 mila euro per le spese legali.
 
 
 
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