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 IRLANDA - IRLANDA - Dio ha sempre ragione: 25 mila euro di multa a chi l'offende
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Notizia 
11 gennaio 2010 14:18
 
Dal primo gennaio, in Irlanda vige una legge più severa contro la blasfemia. Chi offende Dio è passibile di 25.000 euro di multa e sono contemplate anche perquisizioni domiciliari se un magistrato ipotizza la presenza di materiale proibito. La blasfemia è punibile anche in altri Stati Ue -Germania, Olanda e Spagna-, ma lì le leggi non sono quasi mai applicate. In Irlanda invece questa riforma può riportare in vita un articolo che pareva sepolto sotto l'oblio, e che preoccupa alcuni commentatori in Australia, oppure il biologo evoluzionista britannico Richard Dawkins, che parla di ritorno al Medioevo. Il paragrafo 36 della legge che disciplina la diffamazione prevede tre condizioni perché il caso approdi in tribunale. La prima è che l'esternazione offenda in modo grave la sensibilità dei credenti; la seconda, che rechi disturbo all'ordine pubblico; la terza, che il soggetto abbia agito di proposito per provocare indignazione.
Michael Nugent, presidente degli atei irlanesi, ha reagito lanciando la campagna "Blasphemy". Blasfema potrebbe essere giudicata la raccolta di citazioni sul suo sito: dalle parole offensive verso i buddisti, e non solo, della cantante islandese Bjoerk agli stralci del romanzo "Versetti satanici" di Salman Rushdie. Ancora non è successo nulla, forse perché i politici non vogliono che se ne parli troppo. Ma gli atei sono mobilitati. Nei giorni scorsi hanno scritto ai gruppi parlamentari europei affinché spieghino al governo irlandese che "la legge non è compatibile con la politica dei partiti Ue". In gioco c'è la libertà d'opinione.  
 
 
 
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