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 USA - USA - Diritto espressione. Corte Suprema afferma diritto anche di chi plaude alla morte dei gay
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Notizia 
2 marzo 2011 19:26
 
La Corte Suprema americana ha difeso il diritto di espressione di alcuni seguaci di una Chiesa apertamente omofobica, specializzati nel mostrare odiosi cartelli del tipo 'Dio odia i gay', o 'prega per altri soldati gay morti' ai funerali di soldati caduti in guerra.
I giudici, con una maggioranza di 8 a 1, in osservanza al primo emendamento, hanno preso posizione in una vicenda che vedeva in aperto conflitto il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, la liberta' religiosa e il diritto a difendere la propria privacy in un momento di grande dolore personale.
Il caso e' stato sollevato da Albert Snyder, il padre di un marine ucciso in Iraq nel 2006, dopo che alcuni di questi seguaci della Chiesa Battista di Westboro avevano disturbato il funerale del figlio, a Westminster, in Maryland.
I fedeli di questa setta, formata da appena una settantina di membri, mostravano cartelli con su scritto 'Dio ti odia', 'Andrai all'inferno', per protestare contro l'esercito americano che permette l'arruolamento di omosessuali.
Negli ultimi anni, hanno fatto la stessa messa in scena in almeno duecento funerali di militari uccisi in Iraq e Afghanistan.
Secondo loro, la morte di questi ragazzi rappresenta la punizione con cui Dio ha voluto colpire l'America colpevole di essere tollerante nei confronti dei gay e delle lesbiche. Da sottolineare che nessuno di questi soldati era omosessuale.
A difesa di questi esaltati, Steven Shapiro, dell'American Civil Liberties Union, una delle maggiori organizzazioni a difesa dei diritti civili: 'Il primo emendamento - ha detto - e' stato scritto proprio per proteggere i discorsi piu' impopolari'.
 
 
 
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