L'ONG Human Right Watch (HRW) ha accusato oggi l'Azerbaijan di ricorrere sempre piu' frequentemente a false accuse di possesso di droghe contro gli oppositori, in modo da far sparire le critiche al regime in vista delle elezioni presidenziali del prossimo ottobre. Quattro militanti critici verso il regime del presidente Ilham Aliyev sono stati arrestati tra marzo e aprile in questa ex-repubblica sovietica del Caucaso del sud per “false” accuse legate alle droghe, ha riportato HRW in un comunicato. “Questi ultimi casi fanno parte di una campagna che il Governo, contro chi lo critica, ha intensificato con l'avvicinarsi delle elezioni”, ha dichiarato Giorgi Gogia, ricercatore per HRW. Le quattro persone -un noto blogger, un militante dell'opposizione, un appartenente ad un movimento giovanile ed un imam- sono state incarcerate dopo che la polizia ha detto di averle trovate in possesso di piccole quantita' di droghe. I militanti, che dovranno affrontare un processo, rigettano queste accuse. Tre di essi dicono di essere stati picchiati dai secondini durante la loro detenzione.
Altri cinque militanti dell'opposizione sono stati arrestati in Azerbaijan tra agosto 2011 e maggio 2012 per possesso di droga e armi, secondo HRW che sostiene si tratti di accuse infondate. “Questi arresti e percosse sono un messaggio molto chiaro contro chiunque voglia impegnarsi in azioni politiche determinanti contro il regime”, dice Gogia. Gia' dal 2012 'Azerbaijan aveva reso piu' dure le sanzioni per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate, e decine di manifestanti sono stati arrestati. Le organizzazioni di difesa dei diritti umani accusano in continuazione il regime del presidente Aliyev, al potere dal 2013, di perseguire i giornalisti e mettere in galera gli oppositori. Ma le autorita' di questo Paese, ricco di idrocarburi e sito ai bordi del mar Caspio, sostengono che in Azerbaijan ci sia democrazia..