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 ITALIA - ITALIA - Follie censorie, senatori Pdl propongono 12 anni di carcere per reati d'opinione online
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Notizia 
5 luglio 2010 11:44
 
Mano pesante contro chi istiga alla violenza utilizzando il Web. A chiederlo sono 54 senatori del Pdl con il ddl che vede come primo firmatario Raffaele Lauro e che prevede il carcere da 3 a 12 anni per chi, comunicando con piu' persone in qualsiasi forma, istiga a commettere i reati puniti dall'articolo 593 del Codice penale. La proposta prevede un'aggravante: "se il fatto e' commesso avvalendosi dei mezzi di comunicazione telefonica o telematica -si legge nell'articolato del ddl- la pena e' aumentata".
Gli articoli 115 e 414 del Codice penale, spiega Lauro, non sono 'aggiornati' rispetto alle potenzialita' espresse dalla rete: "appare dunque di tutta evidenza -sottolinea- la necessita' di intervenire per via legislativa prevedendo un'incriminazione finalizzata ad arginare il pericoloso, diffuso fenomeno di coloro che inneggiano alla violenza sulle persone, specialmente attraverso interventi mediatici o telematici".
"E' necessario -prosegue Lauro- introdurre una fattispecie penale che punisca il comportamento di chi, tramite discorsi, espressioni, scritti, interventi, utilizzando internet o i social network, o tramite altri mezzi mediatici o informatici, istighi a commettere un delitto contro la vita e l'incolumita' individuale o fa apologia degli stessi delitti".
La fattispecie di reato che i senatori del Pdl vogliono introdurre nel Codice penale e' modellata, spiega Lauro, sull'articolo 303 (Pubblica istigazione e apologia), che pero' riguarda solo i delitti contro personalita' internazionali e dello Stato.
"Una soluzione di questo tipo -sottolinea l'esponente del centrodestra- non potrebbe essere soggetta a censure connesse alla possibile lesione al diritto alla liberta' di manifestazione del pensiero sancita dall'articolo 21 della Costituzione: se cosi' fosse, non potrebbe considerarsi costituzionalmente compatibile neanche la fattispecie prevista dall'articolo 303 del Codice penale, che punisce l'istigazione a commettere un delitto meno grave rispetto a quelli contro la vita e l'incolumita' delle persone".
 
 
 
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